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Gimbe: in Sardegna il Covid-19 avanza più lentamente che nel resto d’Italia

La diffusione del Covid-19 in Sardegna negli ultimi giorni registra un peggioramento, ma i dati sono migliori rispetto a quasi tutte le altre regioni italiane.

Questo il responso della Fondazione Gimbe nel suo ultimo studio di monitoraggio della diffusione del Covid-19 nelle singole regioni.

I casi nell’Isola sono in aumento del 28,1%, un ritmo meno sostenuto rispetto al resto del Belpaese, fatta eccezione per Emilia, Provincia di Trento e Liguria.

Migliori rispetto al resto d’Italia i seguenti indicatori:

– rapporto tra casi testati ogni 100mila abitanti: 1183 rispetto a 1355;

– rapporto tra casi positivi e casi testati: 11,8%;

– ricoverati in terapia intensiva ogni 100mila abitanti: 2,7 contro i 3,5 del dato nazionale.

Andando nello specifico nella settimana 27 ottobre – 3 novembre la Regione Sardegna ha registrato un incremento percentuale dei contagi da SARS-CoV-2 del 28,1%; nelle ultime 2 settimane si rileva un’incidenza di 243 casi positivi per 100.000 abitanti, 421 negli ultimi 7 giorni.

I nuovi casi giornalieri di infezione da Coronavirus in Sardegna dall’inizio dell’epidemia

In questo secondo grafico si può vedere invece la situazione nelle singole province, con Sassari che nelle ultime due settimane registra una crescita dell’incidenza di casi ogni 100mila abitanti maggiore e Cagliari che invece registra i dati peggiori sull’incremento percentuale di casi nel periodo 27 ottobre-3 novembre. Nuoro registra la situazione meno critica.

Nell’ultimo grafico pubblicato dalla Fondazione Gimbe  si può notare l’andamento del numero totale dei casi nelle Province sarde (Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Sud Sardegna) dal 15 luglio 2020.

 

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