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Napoli, migliaia di persone in strada contro il coprifuoco: guerriglia urbana davanti alla Regione

Napoli, migliaia di persone in strada contro il coprifuoco: guerriglia urbana davanti alla Regione.

Migliaia di persone si sono radunate in Largo San Giovanni Maggiore a Napoli per protestare contro il coprifuoco voluto dal governatore De Luca.

I manifestanti hanno superato lo sbarramento delle forze dell’ordine e hanno dato vita a scontri violenti con Polizia e Carabinieri.

A Napoli è scoppiata la rivolta. La prima notte di coprifuoco, entrato in vigore ieri alle 23, è cominciato con migliaia di persone  in corteo verso la sede della Regione.

Sono soprattutto giovanissimi, non tutti con le mascherine, qualcuno con la maschera con le sembianze di De Luca. Da lì partono fumogeni lanci di bottiglie vuote e altri oggetti che in via Santa Lucia vengono scagliati contro lo schieramento di poliziotti che protegge il palazzo della Regione («Veri comportamenti criminali», commenterà il questore Alessandro Giuliano). Il grido che si alza dal corteo è «Libertà», ma quello che accade è violenza più organizzata che spontanea. Vetri infranti, la guerriglia è andata avanti per ore.

Un evento organizzato attraverso il tam tam sui social network che ha sorpreso le forze dell’ordine per la sua consistenza numerica. Si sono registrati anche uleriori gravi scontri con la polizia. Diversi cassonetti sono stati incendiati.

La folla si è infine dispersa, lasciando circa 200 persone davanti al palazzo della Regione e roghi di rifiuti accesi in via Santa Lucia.

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