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Quartu, Antonella Pirastru: “Un piano straordinario per il lavoro e il mio impegno per i diritti delle donne”

Antonella Pirastru

Domenica 25 e lunedì 26 ottobre si vota a Quartu Sant’Elena per la scelta del nuovo sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale. Nella lista “Io sono Quartu”, schierata con la coalizione di centrodestra – sardista guidata da Christian Stevelli, si candida una donna quartese che ha fatto dell’impegno civico e sociale una bandiera, Antonella Pirastru.

Antonella Pirastru, si presenti e ci spieghi i motivi della sua candidatura.

Al di là delle note strettamente biografiche, mi piace presentarmi in modo semplice e diretto: cittadina di Quartu, insegnante, operatrice nell’ambito della cultura di genere, e soprattutto madre di una figlia, di un figlio e nonna di Sofia. Sono una donna che ama le sfide e che vuole iniziare un nuovo percorso: un percorso per le idee in cui credo, per la città in cui vivo, per tutte le persone che mi stanno accanto.

Quali sono, secondo lei, le priorità di Quartu Sant’Elena?

La vera grande emergenza è il lavoro, non possiamo girarci attorno. Stiamo parlando di una piaga difficile, profonda, acuita ancor più dalla crisi sociale ed economica che stiamo vivendo con gli effetti del Covid-19. Sarà dunque prioritario attuare un piano straordinario per l’occupazione, attirare fondi europei che favoriscano la nascita di cantieri comunali, e più di tutto fare leva sulle imprese locali mediante politiche di sostegno che aprano sbocchi produttivi e occupazionali. Solo in questo modo possiamo ricucire il forte disagio sociale che Quartu vive da anni. Lo dobbiamo fare subito.

Quali progetti intende portare avanti per il futuro della città?

I progetti sono quelli stabiliti nel programma della coalizione di centrodestra – sardista. Il mio sarà un ruolo di contributo attivo e propositivo a questo progetto, come consigliera comunale e come parte di una squadra di governo che, sono certa, riuscirà a introdurre un cambiamento immediato per Quartu. Proveniamo da anni di evidenti difficoltà, e le urgenze sono tante. Occorrono allora competenza, esperienza e tanta passione. Tre parole al femminile che giorno dopo giorno dobbiamo imparare a piantare come semi nel terreno fertile di una città che guarda al domani con occhi nuovi.

Il suo impegno da consigliera dunque in cosa si espliciterà?

Dal mio canto, continuerò ad impegnarmi a favore delle donne, nelle sedi e nelle forme opportune, convinta che un sistema sociale improntato sui valori di democrazia e libertà non possa prescindere dalla sensibilità femminile e dal contributo qualificato delle donne. Serve parità e cultura di genere. Ma non solo. Serve un collegamento ininterrotto fra scuola e comunità. Serve il coinvolgimento delle associazioni. Servono politiche di contrasto alla dispersione scolastica. Serve sicurezza e nel contempo promozione della cultura. Serve un incontro fra tradizione e innovazione.

Dal confronto con i cittadini quali sono le esigenze maggiormente percepite?

La città vive uno stato di sconforto sul quale bisogna intervenire senza indecisione. Ma attenzione, il nervo scoperto non sono solo le strade o i tanti servizi che oggi mancano, ciò che serve è un progetto di città, una visione illuminata di sviluppo, un’amministrazione accessibile che sia costantemente in dialogo con i cittadini e le loro esigenze. È questo che ci viene chiesto: una città dove si possa vivere con decoro, capace di valorizzare le sue risorse ambientali, competitiva e in grado di far crescere nuove economie.

La sua lista, Io sono Quartu, che obiettivi si prefigge?

Raccogliere le istanze di tutti quegli elettori che oggi non si vedono rappresentati dai partiti politici.

Perché secondo lei Christian Stevelli è il candidato giusto per la figura di sindaco?

Perché ha volontà. Perché ha l’energia che serve per voltare pagina col passato. Guardate il suo programma: è un percorso di cambiamento reale, basato su innovazione, cultura, sostegno alle imprese, lavoro e ambiente. Diciamolo apertamente, Quartu non può più permettersi i salti indietro nel tempo. Oggi Christian Stevelli rappresenta la vera rottura rispetto a tutti quegli equilibri che hanno immobilizzato la crescita della città per troppi anni.

Come immagina Quartu fra cinque anni?

La immagino così come Quartu dev’essere: una città sul mare capace di attrarre turismo e qualità produttiva; una città forte, attrezzata sul piano dei servizi; una città moderna, dove poter scegliere di vivere e lavorare. Ognuno di noi deve crederci. Ognuno di noi deve poter dire con orgoglio: IO SONO QUARTU.

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