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Sua figlia ha i sintomi del Covid: mamma disoccupata “paga” il medico con una collanina e lui le trova lavoro

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In questo momento in cui tutto sembra parlare di contagi, malattie, tristezza e negatività, ecco una bella storia che arriva da Napoli, riportato dalla pagina Nessuno Tocchi Ippocrate. Una storia di professionalità e amore verso il prossimo. Protagonista una mamma e il dottor Eduardo Ponticiello.

“Napoli 16 ottobre 2020, squilla il mio cellulare e rispondo: “dottore sono Anna, vi ricordate di me? Avevate visitato tanto tempo fa mio figlio in ospedale, aveva la meningite. Vi devo chiedere un favore, venite a casa mia, mia figlia piccola non sta bene, vi mando il mio indirizzo”. Annoto l’indirizzo, salgo in sella alla mia moto e mi reco nel ventre della città. Piove oggi, il palazzo è fatiscente, e al terzo piano si trova la casa di Anna. Salgo le scale perché è un edificio senza ascensore e arrivo a casa sua, una dimora molto umile, ma pulita e che profuma di dignità.

Anna è madre di 4 figli, il marito non c’è più da un anno, è caduto da un’impalcatura mentre lavorava, mi racconta con le lacrime agli occhi. L’ultima figlia ha la febbre: “dottore nessuno viene a visitarla con questo problema del Covid e io lo capisco ma non ho la macchina per portarla in ospedale e vi chiedo aiuto. Io facevo le pulizie ma ora con tutta questa situazione non sto più lavorando”. Vedo la bimba, per fortuna non ha niente di grave, una faringo-tonsillite che passerà in pochi giorni. Nel frattempo mi prepara un caffè bello caldo, fuori continua a piovere: “dottore io non vi posso pagare il disturbo e voi lo so, non mi avete chiesto niente ma dovete farmi un altro piacere, se no mi mortificate e io di mortificazioni ormai ci campo. Dovete accettare questo, perchè è con tutto il cuore che ve lo dono”. Anna si sgancia la catenina che porta al collo e la mette nella mia mano. Non riesco a proferire più altre parole, scendo le scale e mi reco a prendere la moto, delle gocce rigano il mio viso e non è la pioggia”.

Ma la storia raccontata dal medico non è passata inosservata: un imprenditore ha offerto un lavoro alla donna mentre si è messa in moto la catena della solidarietà e, a casa di Anna, sono arrivati pacchi alimentari.

 

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