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Andare in bici senza dolori o fastidi è possibile: Quirino Atzori, professione biomeccanico

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Sono sempre di più i sardi che si appassionano al mondo del ciclismo professionistico e amatoriale. Un movimento in grande ascesa come si può vedere, soprattutto nei weekend, sulle strade e gli sterrati di tutta l’Isola.

I motivi dell’affermazione delle discipline ciclistiche sono evidenti: intanto è uno sport sano, praticabile a contatto con la natura e in una regione come la Sardegna caratterizzata da clima ideale. C’è poi la possibilità di modulare l’attività in base alle proprie esigenze, ma anche la disponibilità di bici e attrezzature di buona qualità a prezzi abbordabili.

Troppo spesso però capita di avvertire dolori e fastidi che minano la qualità dell’allenamento, rendendolo sgradevole e in certi casi addirittura dannoso. Tutto questo perché prima di “salire” in bici bisognerebbe sempre assicurarsi di farlo nelle condizioni migliori possibili. Proprio di questo si occupa Quirino Atzori, cagliaritano di 36 anni di professione biomeccanico.

Dopo un passato da ciclista a livello nazionale, Atzori ha studiato per svolgere questa professione sempre più radicata nel mondo dello sport, nel ciclismo e non solo.

Ma cosa fa esattamente un biomeccanico per gli amatori e i professionisti della bicicletta? «In base alle esigenze dell’atleta, al tipo di utilizzo della bici e allo storico fisico della persona che si rivolge a me – spiega Atzori – io analizzo il fisico e elaboro la migliore posizione possibile sulla bicicletta».

«Formicolio alle mani, cervicalgia e problemi alle articolazioni, ginocchia soprattutto, sono i problemi principali che si riscontrano quando si va in bici senza l’adeguata predisposizione – spiega ancora il biomeccanico cagliaritano -. La maggior parte delle volte questi fastidi sono dovuti a dei problemi posturali della vita quotidiana. Grazie al mio intervento possono migliorare anche questi».

Ma come funziona nello specifico lo studio di un biomeccanico sul singolo ciclista? «Si svolge prima una anamnesi mirata e attenta – sottolinea Atzori – poi si passa a un’analisi antropometrica con telecamera scanner, all’analisi posturale in fase sia statica che dinamica, si prosegue con l’analisi plantare in cui si prendono in considerazione le misure dei piedi e le pressioni che vanno a esercitare le arcate, l’analisi del bacino, l’analisi del lavoro con eventuali problemi posturali e infine si va a concludere con la correzione dei materiali utilizzati, scarpette, selle, manubrio, attacco manubrio su tutti».

Nel 90% dei casi i problemi vengono risolti già al termine della prima seduta. In rarissimi casi c’è la necessità di più di 2 o 3 controlli. «In ogni caso io garantisco tre mesi di check-up gratuito», assicura il professionista delle due ruote.

Per gli amanti della bicicletta Quirino Atzori propone servizi per tutte le tasche, da quelli per così dire “pro” a quelli “basic”. Cambiano chiaramente i servizi offerti, ma l’obiettivo è lo stesso per tutti: godersi le pedalate a pieno senza alcun dolore o fastidio. Da fine settembre ci sarà un ulteriore implementazione della strumentazione con telecamere 3d e sensori di movimento utili per raggiungere livelli elevati di precisione lavorativa nelle diverse discipline.

Bici, ma non solo. La figura del biomeccanico è sempre più richiesta anche da altre discipline sportive. Di recente anche il mondo del calcio sta guardando con attenzione ai benefici che questo tipo di professionalità possono dare all’atleta. Dopo aver studiato ed essersi specializzato in questo settore Atzori è stato già contattato da due importanti realtà calcistiche per svolgere delle consulenze che aiutino fisioterapisti e preparatori atletici delle due società a migliorare le proprie performance e soprattutto prevenire gli infortuni.

Per maggiori informazioni è possibile inviare una mail a quiri.atzori@gmail.com

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