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(VIDEO) Cagliari, il giorno dei test di Medicina. Per gli studenti il sogno di un camice bianco e di una carriera sicura

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A Cagliari al via i test di ammissione 2020 alla facoltà universitaria di Medicina. Già dalla prima mattina i 1435 candidati sardi si apprestano all’ingresso in aula, nelle varie sedi scelte dall’Ateneo. Alle ore 12, infatti, al via alla batteria di 60 domande in 100 minuti, per occupare uno dei 243 posti disponibili e inseguire il sogno di indossare il camice bianco. Una selezione, quella di quest’anno, segnata dall’emergenza Covid-19, con importanti misure di contenimento. Gli studenti sono stati distribuiti in più sedi, non solo in Cittadella, in aule a capienza ridotta, per limitare il più possibile i contatti. Obbligatorie, inoltre, la mascherina e l’autocertificazione. Alcuni sono stati sottoposti alla quarantena e quindi esclusi dalla prova.

Test di Medicina, nella via Sant’Ignazio quasi cento candidati

Nella viale Sant’Ignazio, al polo Economico-Giuridico, una delle sedi predisposte per il test, gli studenti si preparano all’ingresso in aula, rigorosamente a capienza del 40%. Tanta ansia, mascherina al viso e autocertificazione alla mano. Sono sotto il centinaio, proprio per facilitare il rispetto delle distanze, e diversi hanno fatto molti chilometri per arrivare in tempo alla prova tanto attesa. Se è vero infatti che l’Università ha assegnato a ciascuno studente la sua sede, a seconda della provenienza, c’è chi è giunto dalle parti di Buoncammino direttamente dall’Ogliastra e dall’Oristanese.

La giovanissima aspirante medico Laura Guiso:«Il nostro è un sogno nel cassetto, sin da quando eravamo bambini».

Cagliari, la voce degli aspiranti medici

La giovanissima Arianna Branca, cagliaritana fresca di maturità scientifica, non nasconde una certa disinvoltura. «Sono molto tranquilla per questo test, non pensavo di essere così – sorride – più che altro sono preoccupata per le persone che, risultate positive al Covid, non hanno potuto essere qui». Qua e là, fra le panchine vicine all’ingresso dell’aula, c’è chi si rilassa in compagnia di amici o di un familiare, in attesa di essere chiamato all’appello.

La giovanissima Azzurra Casu, sanlurese, pronta al test di Medicina, al polo Economico-Giuridico di viale Sant’Ignazio. «Studenti in quarantena? Era necessario fare dei sacrifici».

Studenti in quarantena esclusi dal test

Esclusi dal test, al momento, diversi ragazzi risultati positivi al Covid e dunque sottoposti al regime di quarantena. Per loro infatti il sogno di un percorso in Medicina sembra essere rinviato di un anno. «Una cosa che poteva capitare a chiunque – il commento della giovanissima Azzurra Casu, arrivata da Sanluri – ma a mio parere era necessario fare dei sacrifici. Io ho, ad esempio, ho rinunciato a certe vacanze, proprio per evitare una situazione così».  Per la maggioranza la filosofia sembra essere quella del “Il mondo, purtroppo o per fortuna, non si può fermare”, anche se da qualcuno non manca un sentimento di solidarietà. «Vorrei dire a queste persone, che saluto e a cui faccio un in bocca al lupo, che un anno della loro vita, in confronto a ciò che passeranno, non è niente. Nel 2021 c’è un’altra possibilità, ci si fa una ragione».

 

Studiare Medicina, tra passione e ambizione a un buon posto di lavoro

Un percorso lungo e difficile, fatto di molti di anni di studio e specializzazioni, si apre a chi riuscirà a passare il test. Ma le motivazione degli studenti sono tante. «È una passione, prima di tutto, un sogno che tutti noi abbiamo coltivato da bambini», il commento di Laura Guiso da San Vero Milis. Tanti gli ideali, certo, ma indubbiamente a spingere c’è il fattore economico. «Dopo la laurea si ha un posto sicuro e molte possibilità di sbocco».

 

 

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