La Polizia di Stato, a seguito dei controlli anti-covid predisposti dal Questore di Oristano, ha proceduto alla chiusura di un locale ubicato nella marina di Putzu-Idu , nel comune di San Vero Milis, nonché alla contestazione di sanzioni amministrative, per un totale di 800 euro, emesse a carico del titolare dell’attività.

Dai controlli effettuati dal personale della Squadra Amministrativa della Questura è emerso che nessuno degli addetti alla mescita di bevande indossava le prescritte mascherine e all’interno dell’attività non veniva rispettato il distanziamento interpersonale tra gli avventori; inoltre, l’accesso ai bagni non era regolamentato e all’interno degli stessi è stata riscontrata la presenza di più persone sprovviste di mascherine.

La chiusura del locale sarà protratta per cinque giorni e in caso di recidiva la licenza potrà essere revocata; gli atti saranno inviati alla Prefettura per le valutazioni circa una proroga della chiusura.

Nei prossimi giorni proseguiranno i controlli che saranno intensificati in occasione delle festività di Ferragosto.

Nasce finalmente a Tortolì – a qualche anno dal prestigioso riconoscimento – il Consorzio di Tutela dei Culurgionis d’Ogliastra IGP. Soci fondatori, sono – come riporta Ansa Sardegna – il Laboratorio di Pasta fresca di Richard Marci di Cardedu, Cospat soc.coop di Ilbono, Italagourmet srls di Tertenia, Ditta Pastificio Sapori di Sardegna di Tiziana Loi di Loceri, Muceli&Lotto snc di Jerzu, I Sapori d’Ogliastra di Vito Arra di Lanusei.

Nel 2019, sono stati prodotti circa 254mila chili di prodotto marchiato IGP.

Il Consorzio ha sede nella zona Baccasara a Tortolì, nei locali della Cna dell’Ogliastra.

Aumentare il numero di iscritti e quantità prodotte: questo il prossimo step, come rimarca il neo presidente del Consorzio, Vito Arra. Tutti i produttori e i confezionatori che hanno sede nell’areale di produzione e che si iscrivono al sistema di controllo possono farne parte. «Intendiamo promuovere la partecipazione di pastifici, strutture di confezionamento, ristoranti, aziende agrituristiche o strutture ricettive che ne abbiano i requisiti e ci rendiamo disponibili per fornire tutte le informazioni necessarie agli interessati» ha detto Arra ad Ansa, specificando poi che «Abbiamo segnato un percorso, ma ci attende ora un lavoro se possibile anche più gravoso e arduo: tutelare il più pregiato prodotto ogliastrino da imitazioni di scarsa qualità e da usurpazioni. Non solo, puntiamo a promuovere questo straordinario piatto e con lui, a diffondere il nome dell’Ogliastra e della Sardegna, in Italia e nel mondo».