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Punti di Vistanet. Quale futuro per le gare di triathlon in Sardegna e nel Mondo?

Punti di Vistanet incontra Carlo Spanu, Presidente Regionale FITRI SARDEGNA.

Il Presidente Carlo Spanu fa il punto della situazione per coloro che si domandano quale sia attualmente l’andamento e la gestione delle gare triathlon nel corso di quest’anno.

Oggi, in particolare, ci occuperemo delle differenze tra l’organizzazione delle gare del circuito IRONMAN e quelle della FITRI (federazione italiana triathlon), doveroso specificarlo considerato che per molti “IRONMAN” equivale a Triathlon, ma non è esattamente lo stesso.

La polemica che ha spinto la nostra rubrica a contattare il presidente FITRI Sardegna, nasce dal fatto che sui social impazzi una diatriba sulla grande M.

Perché non dichiarare annullata una gara Ironman che palesemente non verrà disputata per via dell’emergenza Covid? Ad esempio gli iscritti alla celebre gara di Calella/Barcellona fissata per il 4 ottobre 2020, ancora non conoscono le loro sorti.
Speranza o Strategia marketing?

Gli amanti di questa disciplina e gli affezionati di questo marchio iniziano a storcere il naso.

Un rimborso avrebbe accontentato tutti, considerando che nella maggior parte dei casi, gli age group , quindi i dilettanti non professionisti, sfruttano il periodo delle proprie ferie abbinandole ad una di queste bellissime gare.

L’iscrizione ad una competizione Ironman costa intorno ai seicento euro e, per un atleta “discreto”, ci vogliono almeno sei mesi di preparazione, senza considerare la logistica riguardante le prenotazioni dei voli, i transfert e l’alloggio. Nel dettaglio, poi, l’atleta deve affrontare altre spese “accessorie”, ma comunque di una certa entità, quali l’iscrizione in palestra e in piscina, la cura dell’alimentazione e i costi relativi ad personal trainer. Sono costi elevati che gravano su intere famiglie, compromettendone spesso gli equilibri anche emotivi ed interpersonali.

Ci sono quindi atleti che ancora sperano, dopo tanti mesi di fatica, tempo e denaro, di veder realizzato il loro sogno di competere e non tutti concordano sull’annullamento definitivo di una gara.

Cinquanta giorni è il tempo che l’organizzazione possiede per comunicare agli iscritti che la competizione verrà rimandata, ma non annullata.

Un’altra opzione che concede il grande marchio, è quella di spostare la gara all’anno successivo senza costi aggiuntivi o di cambiare totalmente la location competitiva, ma controllando attentamente che la gara prescelta non sia sold out (questa opzione esiste tuttavia a prescindere dal Corona Virus e dallo stato di emergenza).

Un rimborso, in alcuni casi, si può comunque ottenere: circa il 25% sul totale.

Insomma, le varianti per innescare una polemica sono tante, soprattutto tra coloro che ancora ci credono e quelli che “urlano” allo sciacallaggio.

Il presidente Spanu in parte difende l’organizzazione, specificando che è pur sempre un marchio commerciale e non un ente di promozione sportiva, come, nello specifico, é la FEDERAZIONE ITALIANA TRIATHLON.

“Si spera, afferma Spanu, che i grandi eventi resistano, tanto gli Ironman che si svolgono in Italia, quanto soprattutto il tanto atteso 70.3 che si svolge nella nostra Isola e ha come location il Forte Village.

L’amico Andrea Mentasti, direttore sportivo, ha lavorato tanto perché possa realizzarsi questo evento, aggiunge Spanu. Sarebbe la prima gara marchiata Ironman a sbarcare in Sardegna, la prima edizione e tutti ci auguriamo che vada in porto, sarebbe un bene per tutti, sotto il punto di vista sia sportivo che mentale.

In Sardegna la Federazione è ben presente, non solo con i rimborsi verso le società o gli atleti, ma anche confermando alcune gare sull’Isola, ovviamente attenendosi alle dispositive dettate dal regolamento FITRI in base all’emergenza “Covid”.

Trapela anche una piccola indiscrezione su una gara al Poetto di Cagliari per il mese di Settembre e per la quale mancherebbe solo qualche permesso ufficiale.

Si lavora anche su questo, spiega Spanu, e anche solo poterne parlare o dare un obiettivo ai nostri atleti è un grande risultato, una speranza che regala carica e motivazione a tutti”.

Ironman, il grande gigante, non concede molto ai propri fan e si fa desiderare. Forse è amato anche per questo. Chissà… Punti di Vistanet.

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