Parte male per i padroni il match alla Sardegna Arena, neanche il tempo di entrare nel vivo del match che l’Udinese va subito in vantaggio. In casa rossoblù sembrano regnare confusione e smarrimento, alimentati anche dalle scelte di Mister Zenga che è riuscito a cambiare ben 3 moduli in soli 45’. La ripresa sembra regalare qualche occasione in più ai padroni, che però non riescono a concludere. È l’Udinese a uscire vincitrice dalla Sardegna Arena e a incassare altri 3 punti.

Primo tempo. Neanche il tempo di entrare in clima partita che l’Udinese al 2’ si porta in vantaggio con un gol di Okaka.

Punizione per il Cagliari al 14’, calcia Lykogiannis, un tiro debole che supera la traversa e arriva dritto dritto nelle mani di Musso. Primo cambio per Gotti: Samir prende il posto di Nuytinck, che zoppicante a aiutato dai medici lascia il campo. Miracolo di Cragno al 18’: l’estremo difensore sardo respinge un tiro pericolosissimo di De Paul. Azione prolungata nell’area rossoblu. 22’ sul cronometro e il Cagliari ancora sotto di un gol non riesce a concludere. Pasqua estrae il giallo ai danni di Stryger Larsen, reo di aver fermato Lykogiannis toccando il pallone col braccio.

Ancora un’occasione per il Cagliari: al 27’ una punizione dalla 11’, calcia Joao Pedro, ma ancora una volta la palla finisce nelle mani del portiere friulano. Viene concesso subito il cooling break. I sardi appaiono smarriti e senza idee, al contrario degli avversari che appaiono, invece, compatti e coordinati. Rete di Lasagna annullata al 39’ per fuorigioco. Il capitano friulano aveva usufruito di un rapido ribaltamento di fronte per presentarsi davanti a Cragno e batterlo. Al 41’ ancora un tiro pericolo di De Paul viene bloccato dal portiere sardo.

Pasqua concede 4’ di recupero. Finisce il primo tempo con il Cagliari sotto di una rete.

Secondo tempo. Il Cagliari deve cambiare atteggiamento per provare a ribaltare la partita. Al 53’ buona iniziativa di Ladinetti che pesca Lykogiannis in lancio, il greco mette in mezzo per Joao Pedro ma arriva la chiusura fondamentale di Samir.

Primi 3 cambi per il Cagliari: Pereiro, Faragò e Mattiello prendono il posto di Ladinetti, Lykogiannis e Pisacane. Buona occasione per i rossoblù al 66’: Ragatzu salta Stryger Larsen e pesca Faragò dal lato opposto, il 24 controlla di petto e cerca l’acrobazia centrando in pieno Zeegelar.

Secondo cambio anche per Gotti: dentro Nestorovski e fuori Okaka. Cooling Break al 73’, riprendono fiato le due compagini. Zenga ne approfitta per parlare con i suoi. Secondo giallo del match per Ionita. Al 78’ un’azione lampo di Pereiro che salta secco Walace e calcia in porta: la conclusione, debole, è facile preda di Musso. Zenga sostituisce anche Ragatzu per dare spazio a Marigosu oggi al suo esordio nella massima serie. Si intravede il Cagliari all’80 con una bella azione di Nandez che strappa, lascia dietro due giocatori bianconeri e cerca Joao Pedro con una palletta alta, il brasiliano fa una buona sponda per Simeone che conclude di poco sopra la traversa. All’88Pereiro mette una buona palla da sinistra, Samir fa una prodezza e anticipa Joao Pedro, già pronto a incornare di testa da pochi passi. Ultimo cambio per Zenga: dentro Birsa e fuori Ionita. Pasqua estrae il terzo giallo per Nandez falloso su De Paul, il centrocampista salterà la partita casalinga contro la Juve. 6’ di recupero mentre in campo regna la confusione. Al 94’ il Cagliari sfiora il pareggio a 2′ dalla fine. Simeone crossa dalla sinistra, Joao Pedro anticipa di piatto Musso ma il pallone finisce a pochi centimetri dal palo. È l’Udinese a uscire vittoriosa dalla Sardegna Arena.

CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Pisacane (52’ Mattiello), Ceppitelli, Klavan; Nandez, Ladinetti (52’ Pereiro), Ionita (88’ Birsa) Lykogiannis (52’ Faragò) ; Ragatzu (79’ Marigosu), Joao Pedro; Simeone. A disposizione: Rafael; Carboni, Faragò, Mattiello, Walukiewicz; Birsa, Lombardi, Marigosu, Rog; Gagliano, Paloschi, Pereiro. Allenatore: Walter Zenga.

UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, De Maio, Nuytinck (16’ Samir); Stryger Larsen, de Paul, Walace, Sema, Zeegelar; Lasagna, Okaka (68’ Nestorovski). A disposizione: Nicolas, Perisan; Ballarini, Mazzolo, Samir, ter Avest; Compagnon, Fofana, Oviszach, Palumbo; Lirussi, Nestorovski. Allenatore: Luca Gotti.

Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli.

Marcatori: Okaka 2’,

Ammoniti:Stryger Larsen, Ionita, Nandez.

Una buona partita quella giocata dal Cagliari contro la Lazio secondo l’analisi post partita di Walter Zenga. I rossoblù però escono dall’Olimpico a mani vuote.

Il tecnico sottolinea la prova dei suoi ragazzi: «Abbiamo giocato a viso aperto, pronti-via Joao ha messo a segno un gran gol su punizione, poi nel momento cruciale siamo rimasti in partita grazie ad un paio di belle parate di Cragno.  Nel secondo tempo siamo rientrati un po’ disattenti, abbiamo subìto gli attacchi della Lazio. Rog è uscito per una botta. Il finale è stato positivo, abbiamo cercato il pareggio con dentro alcuni giovani. Avrei voluto inserire anche Marigosu, non è stato possibile per una questione di slot. Abbiamo perso ma a testa alta».

Zenga è convinto che il Cagliari sia stato fortemente penalizzato dalle decisioni arbitrali. «C’è stato un tocco di mano di Milinkovic in area laziale, penso che fosse rigore – osserva – purtroppo questi sono episodi che possono incidere sull’equilibrio della partita, fermo restando che il rigore lo devi segnare e puoi anche perdere lo stesso».

«Contro l’Atalanta sono andati a rivedere il gol di Simeone con il braccio attaccato – prosegue Zenga – a Firenze ce ne hanno annullato uno per un fuorigioco di due millimetri. Questo è braccio largo ed è rigore con le regole di adesso. Non è corretto che non ti vengano date le cose che meriti. Avevo detto la settimana scorsa che chi ha inventato questa regola ama il calcio-balilla, ma qui mi si è rigirata contro. Il braccio è nettamente largo e non capisco come al Var non siano andati a rivederlo. Non c’è discussione sul braccio dentro o fuori, è rigore e basta. Perché al Cagliari no e a tutti gli altri sì?».