Le Domus de Janas, i Menhir, i nuraghe, i pozzi sacri, le Tombe dei Giganti, un immenso patrimonio spesso affidato alla cura dei singoli comuni che con le loro ridottissime risorse devono tutelarli e promuoverli.
Per questo, 150 sindaci hanno aderito alla proposta dei Riformatori di presentare una candidatura all’Unesco perché l’Organizzazione riconosca il territorio dell’Isola come “Paesaggio Culturale”.
Questo aiuterebbe la promozione e soprattutto sosterrebbe i primi cittadini nel loro compito di tutela dei beni, trasformerebbe il patrimonio archeologico sardo in una sorta di grande unico museo a cielo aperto.