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Punti di Vistanet: incontro con Roberto “Massiccione” Zanda

A cura di Roberto Zorcolo.

Punti di Vistanet: incontro con Roberto “Massiccione” Zanda.

La chiacchierata con l’amico Roberto Zanda, noto Massiccione, è stata come al solito curativa e motivazionale. Abbiamo parlato di nuovi obiettivi, di nuovi stimoli e della nuova linfa che scorre nelle sue vene per vivere con quell’entusiasmo che accompagna ogni sua impresa. La brutta esperienza nell’ultramaratona canadese e il congelamento che costrinse i medici ad amputargli gli arti è passata.

“Non ho voglia di fermarmi”, afferma Massiccione:” mi sono reinventato nuotatore. Non è mai stata la mia passione, ma la vita a volte ti mette davanti a delle scelte e per avere una motivazione, e soprattutto per assecondare la mente, bisogna scendere a patti. Ho una pensione, un’età anagrafica che non mi sento addosso e quando  qualcuno sui social, mi scrive: “Perché non ti fermi e ti rilassi?”,  mi viene voglia di inventare qualcosa di nuovo.

Da qui è nata l’idea di organizzare una traversata in mare.

Non ho la disponibilità economica,  al momento,  per permettermi delle protesi da pro; quindi ho deciso di nuotare con quello che la vita mi ha lasciato o tolto, dipende dai punti di vista.

Nella vita ho sempre avuto un obiettivo, qualcosa a cui pensare appena sveglio, e così deve rimanere, non deve mai mancare la voglia di vivere, di rilanciarsi, di sperare o di sognare. L’età non conta. Prima c’erano  la corsa e la bici, ora il nuoto. Ho questo in testa e questo porterò avanti. Non sarà facile perché chi nuota sa benissimo che “pinneggiare” è fondamentale per avere una galleggiabilità in acqua, come la spinta data dalle mani. Sono consapevole di non avere né  l’una né l’altra, ma non mi arrendo; ho fatto una prova in mare e da questa prova ho dedotto che si può fare. E io ce la farò. Avrei mille motivi per fermarmi, non sarebbero neanche scuse. Ma non è da me, non da Roberto Zanda, non da Massiccione. So che qualcuno avrà qualcosa da ridire, da commentare negativamente:

Prima il deserto, poi i ghiacci, adesso il mare? Mi sembra quasi di sentirli o leggerli. Ma sai che c’è? Non mi interessa, perché tutto questo lo faccio per me e per le persone che non si arrendono”.

L’intervista si conclude tra i ricordi e qualche risata. Ma c’è chi non si arrende, va avanti sempre e comunque.

Chissà se questa testimonianza potrà piacere o meno o se magari potrà aiutare qualcuno. Punti di Vistanet.

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