Il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e la Polizia di Stato di Nuoro, hanno fatto luce sulle attività condotte da un impiegato amministrativo e da un poliziotto penitenziario, entrambi in servizio al carcere di Mamone. 

Gli accertamenti degli investigatori hanno permesso di rilevare reiterati episodi di infedeltà tra cui peculato di beni di proprietà dell’amministrazione penitenziaria. 

Inoltre, il dipendente, insieme ai familiari, è risultato pienamente coinvolto nella messa a dimora di una coltivazione di marijuana, già sequestrata dal Nucleo Investigativo Centrale e dalla Squadra Mobile di Nuoro l’estate scorsa.

Oltre a vari sequestri sono stati già arrestati quattro soggetti e in data odierna si è proceduto ad eseguire ulteriori cinque arresti domiciliari e due obblighi di dimora.

L’attività del N.I.C. ha avuto inizio nei primi mesi del 2018 e ha consentito di ricostruire il sodalizio criminale e interrompere le attività tra le quali il furto aggravato ai danni dello Stato, violazione di pubblica custodia di cose, truffa ai danni dello Stato, produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e altro. 

I carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Dolianova hanno notificato una misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima di reato emesso dal Gip Ermengarda Ferrarese a un imprenditore di Ortacesus.

L’uomo, Mario Gaviano, ritenuto dagli inquirenti far parte di un sodalizio criminale che vedeva come protagonista l’ex sindaco di Ortacesus, Fabrizio Mereu, aveva più volte intimidito e minacciato il capo ufficio tecnico del comune avanzando delle pretese del tutto illegittime, tra cui la pretesa di affidamenti di lavori da parte del Comune di Ortacesus e il pagamento di lavori in realtà mai eseguiti o autorizzati.

Le minacce da parte di Gaviano nei confronti del dipendente comunale, portate avanti sia di persona che attraverso i social network, erano state considerate piuttosto concrete dalla vittima, tanto da dover modificare il proprio stile di vita, stare attento ai propri spostamenti ed evitare di rimanere solo sul posto di lavoro. 

Nonostante le intimidazioni il dipendente, un geometra, non ha ceduto alle pretese dell’imprenditore e si è rivolto ai Carabinieri di Dolianova che hanno subito avviato le indagini.