Al termine delle ricerche durante le quali erano già stati trovati gli abiti  e il motociclo utilizzati nella rapina del 28 febbraio scorso ai danni di una donna a Bari Sardo, i Carabinieri della Compagnia di Lanusei, con le Squadriglie di Arzana e Lanusei, sono riusciti a recuperare la borsa della vittima contenente ancora l’intera somma di denaro contante di 17.380 e il cellulare.

Tutto è in corso di restituzione alla legittima proprietaria.

L’attività ha permesso anche il ritrovamento della pistola tipo revolver contenente all’interno del tamburo 5 cartucce di cui due esplose e tre inesplose. A questo punto, si ritiene sia certamente l’arma utilizzata dai due uomini a febbraio. Durante la rapina, infatti, la vittima udì due esplosioni che corrispondono al munizionamento esploso dal revolver trovato.

Dai primi accertamenti effettuati presso le banche dati non è stato possibile risalire al proprietario dell’arma o verificare se oggetto di furto perché non è censita. Il materiale sequestrato è stato inviato al RIS  di Cagliari.

Il motociclo è quello con cui i due uomini hanno rapinato la donna, risultato rubato a Lotzorai nel 2019.

Appare evidente che la moto, il restante materiale e in particolare l’arma e la borsa contenente l’intera somma in denaro contante, siano stati volontariamente abbandonati dal malviventi per evitare di imbattersi in qualche posto di controllo dei Carabinieri che subito dopo la rapina, con un imponente e capillare dispiegamento di uomini e mezzi, avevano cinturato l’intera zona.

Parrocchie e farmacie: queste le vittime designate dai furti perpetrati negli ultimi mesi a Cagliari da un uomo di 32 anni e da una donna di 32.

A. B. e D. Dd,  si erano specializzati nel compiere furti all’interno di questo genere di strutture.

Il 3 gennaio scorso nella Parrocchia di San Gregorio Magno a Pirri. Il parroco li ha sorpresi sul fatto e i due lo hanno aggredito e malmenato con inaudita violenza colpendolo con calci e pugni e in testa con un pericoloso scalpello. La notizia era uscita su tutti i giornali, anche qui su Vistanet (leggi qui l’articolo).

I primi furti risalgono invece a inizio dicembre quando forzando la porta di ingresso si erano introdotti per ben tre volte nell’oratorio di San Giuseppe, sempre a Pirri, e avevano rubato abbigliamento, una macchina da caffè, dispositivi tecnologici e denaro contante per un valore di 5mila euro.

Nella stessa parrocchia sono ritornati a marzo e nonostante parroco e responsabile dell’associazione sportiva avessero cambiato il portone di ingresso erano riusciti a forzarlo per poi introdursi all’interno e compiere altri furti. 

Dalle parrocchie si sono poi spostati alle farmacie coinvolgendo anche il figlio 13enne. Nella farmacia di via Is Mirrionis sono entrati per ben due volta: la prima volta hanno forzato il distributore di farmaci portandosi via merce per 350 euro, nel secondo caso sono entrati all’interno manomettendo la porta del bagno per poi scappare una volta scattato l’allarme.

I Carabinieri li hanno arrestati su disposizione della Procura di Cagliari che aveva emesso un ordine di custodia cautelare in carcere a loro carico.