Questa notte, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Olbia hanno arrestato un uomo per minaccia, oltraggio e violenza a pubblico ufficiale.
L’episodio nasce dalla chiamata al 112 di alcuni residenti in zona Vittorio Veneto, esasperati dai continui schiamazzi provenienti da alcuni avventori di un night club delle vicinanze. I militari sono immediatamente intervenuti riportando la tranquillità nel quartiere. Qualche minuto dopo, sempre in quella zona, hanno individuato una macchina che avanzava zigzagando. Al volante lo stesso uomo che si era reso protagonista del precedente episodio, un operaio olbiese incensurato. Dopo avergli intimato di fermarsi e scendere dal veicolo per verificare il suo stato di ebbrezza, l’uomo si è dato improvvisamente alla fuga. Dopo un breve inseguimento nelle vie della città, l’auto è stato fermata con l’ausilio di un’ulteriore autoradio della Sezione Radiomobile del NORM.
L’uomo che versava in evidente stato di ebbrezza ha continuato a provocare i Carabinieri, sfidandoli e spintonandoli, finché, per fermarne l’azione, è stato arrestato.
Dopo la conferma del provvedimento, il PM ha disposto la liberazione dell’indagato. Ciò non gli ha risparmiato di collezionare anche una denuncia in stato di libertà per il rifiuto di sottoporsi all’alcool test.

I carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Dolianova hanno notificato una misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima di reato emesso dal Gip Ermengarda Ferrarese a un imprenditore di Ortacesus.

L’uomo, Mario Gaviano, ritenuto dagli inquirenti far parte di un sodalizio criminale che vedeva come protagonista l’ex sindaco di Ortacesus, Fabrizio Mereu, aveva più volte intimidito e minacciato il capo ufficio tecnico del comune avanzando delle pretese del tutto illegittime, tra cui la pretesa di affidamenti di lavori da parte del Comune di Ortacesus e il pagamento di lavori in realtà mai eseguiti o autorizzati.

Le minacce da parte di Gaviano nei confronti del dipendente comunale, portate avanti sia di persona che attraverso i social network, erano state considerate piuttosto concrete dalla vittima, tanto da dover modificare il proprio stile di vita, stare attento ai propri spostamenti ed evitare di rimanere solo sul posto di lavoro. 

Nonostante le intimidazioni il dipendente, un geometra, non ha ceduto alle pretese dell’imprenditore e si è rivolto ai Carabinieri di Dolianova che hanno subito avviato le indagini.