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Turismo, Solinas: “Senza certificato non si entra”. La Sicilia si sfila: “Qui nessun passaporto sanitario”

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La Sardegna è rimasta sola nella “crociata” del passaporto sanitario, o per meglio dire del certificato che attesti lo stato di salute dei passeggeri in arrivo.

La Sicilia, come confermato dal governatore Nello Musumeci, non chiederà nessun attestato per entrare nell’Isola.

«Verrà chiesto solo il rispetto del protocollo di sicurezza – ha spiegato Musumeci – però si dovrà essere molto prudenti. E l’amico Sala (Beppe, il sindaco di Milano, ndr) se vuole venire in Sicilia può farlo con tanto piacere: a lui non chiederemo alcuna patente, nemmeno quella dell’auto».

La Giunta sarda invece non retrocede di un millimetro dalle posizioni espresse nelle giornate scorse.

«Chi arriva senza certificato, dal mio punto di vista, non può imbarcarsi in partenza, quindi non arriva in Sardegna» ha confermato Christian Solinas ieri a Un Giorno da PEcora (Radio 1).

Poi la stilettata al ministro degli Affari regionali Francesco Boccia: «Passaporto sanitario incostituzionale? Io da un ministro mi sarei aspettato qualche soluzione visto che manca poco al 3 giugno».

Intervistato questa mattina da Timeline (Sky tg 24), il governatore sardo ha aggiunto: «La Sardegna vuole accogliere a braccia aperte i turisti, ma quest’anno vuole offrire, oltre alle sue bellezze ambientali e paesaggistiche, alla sua cultura e alla sua gastronomia, un plus in più: la sicurezza sanitaria».

Ma di passaporto o certificato sanitario Regioni e Governo potranno confrontarsi non prima di mercoledì 3 giugno quando è in programma la prossima Conferenza Stato-Regioni. In questa sede si potrà affrontare il tema dei test per il Covid-19 necessari all’istituzione del passaporto o certificato sanitario, come confermato all’Ansa dall’assessore della Sanità Mario Nieddu.

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