La storia dell’intrattenimento in Sardegna
La Sardegna è un luogo ricco di storia e cultura, famoso ancora al giorno d’oggi per la formazione di eccellenti artisti e attori. L’invasione romana, insieme alla civilizzazione, ha importato tantissimi usi e costumi per riempire il tempo libero degli
La Sardegna è un luogo ricco di storia e cultura, famoso ancora al giorno d’oggi per la formazione di eccellenti artisti e attori. L’invasione romana, insieme alla civilizzazione, ha importato tantissimi usi e costumi per riempire il tempo libero degli abitanti, da giochi e scommesse alla forma di intrattenimento di eccellenza, il teatro. La formazione dei primi teatri nella regione è un’ottima testimonianza dell’intreccio tra storia e arte sarda.
Infatti, la civiltà dei Fenici importò la cultura della recitazione sull’isola, che si integrò nel momento dell’invasione romana nei secoli successivi con la storia del loro teatro, di forte influenza greca. Famose testimonianze della storia teatrale sarda sono Tharros e Nora, dove è possibile visitare le rovine di ciò che resta di questi antichi teatri. Il primo è un sito archeologico nella costa occidentale della Sardegna che probabilmente risale ad ancora prima dei Fenici e ha un anfiteatro che viene utilizzato ancora oggi. Nora, invece, ha la fama di essere l’unico teatro romano in tutta l’isola. La cosa sorprendente è che nonostante la sua antichità, viene ancora usato come luogo per spettacoli nei mesi più caldi dell’anno.
Uno dei più importanti luoghi in Sardegna, che è addirittura uno dei numerosi siti UNESCO italiani, è quello del complesso nuragico di Barumini, che si trova in una zona della Sardegna centro-meridionale chiamata Marmilla, in provincia di Medio Campidano. Questo sito archeologico ha un valore inestimabile per due motivi, uno di tipo storico e l’altro di tipo tecnologico. Infatti, è la testimonianza più completa e meglio preservata della civiltà nuragica e allo stesso tempo testimonia l’uso di materiali e tecniche innovative da parte di una civiltà preistorica. In questo luogo vi si trova una delle strutture attorno alle quali i villaggi si sviluppavano e la cui funzione è ancora avvolta dal mistero. Si pensa infatti che queste torri fossero fortezze difensive, ma anche regge o templi.
Con l’invasione romana in Sardegna si è sviluppata la cultura dell’Urbe anche sull’Isola. Così arrivò anche la passione che il popolo aveva per i giochi, come testa e croce, dadi e morra, anche se erano solo concessi durante la settimana dei Saturnalia, Le scommesse vere e proprie invece potevano essere fatte durante le celebrazioni dei Ludi circensi e si poteva scommettere sia sulle battaglie tra gladiatori che corse dei cavalli.
Come possiamo vedere, oltre che ai teatri, le attività ludiche romane erano molte e di certo erano state importate anche in Sardegna. Molti giocavano agli aleae – gli odierni dadi – a sei facce, che al posto di avere veri e propri numeri, avevano i nomi di eroi o di divinità, con un determinato ordine di importanza. Ad Ercolano è possibile trovare un disegno che rappresenta una ragazza che stava giocando con gli astragali, delle piccole ossa di ovini a quattro facce che venivano usati per giocare a dadi. Un altro gioco molto particolare che sembra quasi il predecessore dell’odierno gioco dell’oca è il tesserae lusoriae, per poi passare a navia et capita – nave o testa – in cui si doveva scegliere se la moneta sarebbe atterrata dalla parte della nave o della testa, come il nostro testa o croce. A questo punto non ci sorprenderà scoprire.
La storia d’Italia è costellata di luoghi che testimoniano la vita sociale delle civiltà antiche, ma pochi lo fanno come l’attrazione più importante della nostra Capitale, il Colosseo. L’Anfiteatro Flavio è l’anfiteatro più grande costruito al tempo, vale a dire nel 72 d.C. con l’imperatore Vespasiano, e conteneva tra i 50.000 e gli 80.000 spettatori. Tutti conoscono il Colosseo per le battaglie tra i gladiatori, ma veniva anche usata per spettacoli pubblici come battaglie navali finte, cacce di animali, esecuzioni, ricreazioni di battaglie famose e drammi basati sulla mitologia classica. Ai tempi era il vero e proprio centro della vita mondana dei romani, dato che l’anfiteatro offriva un tale ventaglio di spettacoli ricreativi. Insomma, il Colosseo era l’esempio meglio riuscito della vita mondana del popolo romano e delle loro attività.
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