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Lanusei, reparto di anestesia e rianimazione depotenziato: medici e sindacati sul piede di guerra

 In una lettera indirizzata al Commissario Straordinario A.T.S Dott. Giorgio Steri e all’Assessore Regionale alla Sanità Dott. Mario Nieddu, la CISL Ogliastra e l’AAROI EMAC Sardegna ( Associazione Anestesisti Rianimatori Opsedalieri Italiani Emergenza Area Critica) chiede il potenziamento urgente dell’organico del reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Lanusei.

Le organizzazioni sindacali sono fortemente preoccupate per le condizioni di lavoro dei medici impegnati nel reparto di anestesia e rianimazione del presidio ospedaliero di Lanusei. Al momento, infatti,  il reparto conta delle prestazioni di otto medici più il primario, a fronte dei quattordici più il primario previsti in pianta organica.

Il reparto va quindi avanti grazie agli enormi sacrifici di tutto il personale che ormai da anni non usufruisce delle ferie dovute e si carica regolarmente di turni aggiuntivi.

«Queste condizioni di lavoro – lamentano i sindacati – non in linea con i contratti collettivi e le norme generali, sono poco rispettose di professionisti che hanno dovuto sobbarcarsi, specie negli ultimi mesi, la parte più impegnativa, rischiosa e stressante dell’emergenza.
In queste condizioni anche l’assenza di un solo anestesista comporterebbe di fatto la chiusura del reparto. Un rischio che non possiamo permetterci di correre, ancor meno in questa fase. Ricordiamo che la rianimazione del P.O. di Lanusei è attualmente tra quelle di riferimento No – covid per il centro – nord Sardegna e ha preso in carico pazienti provenienti dagli ospedali di Olbia, Sassari e Nuoro e anche per questo meriterebbe un attenzione maggiore da parte di ATS».

«Chiediamo che si proceda immediatamente al potenziamento dell’organico del reparto in oggetto, proponendo come soluzione il trasferimento temporaneo in comando da altri ospedali ( con retribuzione adeguata e almeno per il periodo estivo ) di due unità, per poter garantire il servizio in sicurezza in attesa dell’espletamento del concorso ATS bandito a dicembre 2019 – concludono con forza- In assenza di riscontro positivo alla presente, siamo costretti a precisare che nel caso in cui il personale del reparto dovesse incorrere in qualsiasi tipologia di incidente legato alla mancata fruizione delle ferie e dei riposi, ci troveremmo costretti nostro malgrado ad agire nelle sedi opportune per le necessarie tutele».

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