Oggi si celebra la Festa della mamma, una ricorrenza nata negli Stati Uniti all’inizio del Novecento e poi diffusasi in altri paesi del mondo, compresa l’Italia dove arrivò nel periodo fascista. La festività nacque per ricordare quella che viene considerata la figura più importante nella vita di ciascun essere vivente. Ma se la mamma è colei che si prende cura e contribuisce alla crescita in salute della prole, spesso un ruolo analogo nel mondo animale lo hanno i papà, anche loro festeggiati adeguatamente il 19 marzo.
Sono tanti infatti gli esempi tra le specie animali di papà che si fanno carico, per specifiche ragioni, di attività che tradizionalmente sono intese come prerogativa delle mamme.
Tra questi papà speciali ci sono i fenicotteri che al pari dell’esemplare femmina nutrono, o meglio, allattano i propri piccoli con una sostanza che auto producono; allo stesso modo, anche il piccione maschio, come la femmina, produce un latte con il quale nutre i piccoli.
i pinguini imperatore, ad esempio, proteggono l’uovo deposto al caldo fra le zampe e per far questo rimangono immobili per due mesi.
Fra i pesci, poi, ci sono i cavallucci marini che custodiscono le uova della femmina in una tasca nell’addome, le nutrono e le ossigenano fino alla schiusa.
Tra i mammiferi, invece, solo il 3% dei padri collabora nella cura dei piccoli. Solo in casi particolari, i maschi hanno attenzioni per la prole. Sembra che, ad esempio, il maschio del tamarino una scimmietta che vive in Sud America si occupa dei piccoli in modo molto simile a quello degli umani: pulizia e protezione, sino allo svezzamento, infatti, sono prerogativa del papà tamarino.