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(VIDEO) L’investitura dell’Alter Nos Raffaele Onnis: “Chiederò a Sant’Efisio di proteggerci”

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«Ringrazio il sindaco per aver scelto me per rappresentare il popolo in un momento in cui il significato del mio ruolo è appesantito dal distanziamento sociale». Queste le prime parole dell’Alter Nos della 364esima edizione della festa di Sant’Efisio, il consigliere comunale Raffaele Onnis, dopo la cerimonia di investitura officiata dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. «Interpreterò il ruolo con il pensiero rivolto alle vittime, ai loro familiari e a tutti coloro i quali in questo periodo stanno soffrendo», dice senza tradire l’emozione. 

La cerimonia si è tenuta come sempre a Palazzo Bacaredda nell’ufficio del primo cittadino, ma per ovvi motivi i giornalisti l’hanno seguita in video dall’Aula consiliare. «Dobbiamo avere tutti un grande senso di responsabilità – ha detto Truzzu -Seguiamo il Santo da casa, rivolgiamogli le nostre preghiere affinché interceda per liberarci da questa difficile situazione». 

«Viviamo questo momento con grande tristezza – ha detto il presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone Giancarlo Sanna – Celebriamo Sant’Efisio nel ricordo di chi è morto, in onore di chi lotta ancora per sconfiggere la malattia e di chi è in prima linea. Non a caso abbiamo scelto un mezzo della Croce Rossa per portare il Santo fino a Nora».

Al termine dell’evento, l’Alter Nos accompagnato dal sindaco, dal presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone e dal presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco, si è recato nella chiesa Sant’Efisio di Stampace per la messa in suo onore, officiata dal parroco di Sant’Anna, monsignor Ottavio Utzeri. Cerimonia anche questa in forma strettamente privata. 

Ieri sera c’è stata la vestizione del simulacro del Santo all’interno della chiesa di Stampace a lui dedicata: cerimonia svoltasi ovviamente a porte chiuse. In segno di rispetto verso coloro che hanno sofferto o sono morti a causa del Coronavirus, la statua del martire guerriero è stata vestita a lutto, con i polsini e il colletto di colore nero. Niente decorazioni sfarzose, niente oro. Ma il santo martire venerato dai sardi per aver interceduto per liberare l’isola dalla peste, farà comunque il suo percorso verso il luogo del martirio, quest’anno straordinariamente il 3 maggio, dopodomani; partirà alle 9:30 dalla chiesa stampacina a bordo del mezzo della Croce Rossa senza fedeli al seguito e senza il corteo in abiti tradizionali, in direzione Nora, dove nella chiesettaromanica si svolgerà la messa solenne. Al termine, il simulacro tornerà alla chiesa di Stampace dove verrà letta la formula di scioglimento del voto. 

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