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Accadde oggi: 30 marzo 1927, il latitante Onorato Succu viene ucciso nelle campagne tra Orani e Mamoiada

È il 30 marzo del 1927 quando, nelle campagne di Mamoiada, viene intercettata una banda di fuorilegge. Nel conflitto a fuoco che ne deriva trovano la morte il carabiniere Pietro Melis e il famosissimo latitante Onorato Succu. La vicenda, raccontata nel libro di Ricci Sardegna criminale, è ricca di dettagli – complice l’articolo, uscito il 1° aprile del 1927 sul quotidiano L’Isola, riportato per intero –.

«La banda del famigerato Onorato Succu,» si legge nell’articolo «che per circa un ventennio terrorizzò il nuorese, è distrutta. L’uomo che dalla macchia proponeva dei compromessi agli imbelli governi social democratici, e trovava dei ministri compiacenti che con lui scendevano a patti, è caduto stanotte sotto il piombo dei valorosi carabinieri della nostra stazione che oggi hanno vendicato il povero appuntato Maiorca, una delle ultime vittime della famigerata banda.»

Pare che il maresciallo Baita, il vicebrigadiere Battino e i carabinieri Melis, Picchizolu, Dettori, Mancosu e Seu stessero perlustrando – malgrado il freddo e l’oscurità – una zona di confine tra Mamoiada e Orani. Notato del fumo uscire da una capanna, si avvicinarono. Melis, coraggioso, buttò giù la porticina e venne ucciso da un paio di fucilate. «Il Melis ebbe appena il tempo di invocare il caro e sacro nome della mamma, barcollò e cadde riverso.»

Un lungo conflitto a fuoco porta alla morte – oltre che di Onorato Succu, famoso latitante – anche di Francesco Carta (di Austis). Gravemente ferito Pasquale Podda (di Orgosolo).

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