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Niente abbracci e strette di mano: le nuove norme del Ministero per fermare il Coronavirus

Niente abbracci e strette di mano fino alla fine dell’emergenza e distanza di almeno un metro dalle altre persone: il Ministero della Salute ha diffuso un’altra serie di norme per contenere il Coronavirus.

Le altre?

Lavarsi bene e spesso le mani con acqua e sapone; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; non recarsi in Pronto Soccorso se si hanno sintomi simili all’influenza ma contattare medici generali, pediatri, guardie mediche o numeri regionali; quando si tossisce o si starnutisce, coprirsi bocca e naso con fazzoletti monouso; evitare luoghi affollati.

Intanto, le scuole sono chiuse fino al 15 di marzo e non solo. Sospesi congressi, riunioni, i meeting e gli eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità. No alle manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Sospesi anche gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, ma solo in alcuni comuni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Consentiti solo gli sport di base che rispettino le norme ritenute fondamentali. È fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto e non è consentito l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.

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