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Dal 2021 56 milioni di euro per la tutela dei beni culturali in Sardegna

Si potrà organizzare una programmazione decennale, contando sulla disponibilità di oltre 7 milioni di euro all’anno.

Sono 91 i gioielli storici della Sardegna che potranno essere ammirati nell’Isola, i lavori di 18 di questi 91 cantieri sono già conclusi. Grande impulso a Mont’e Prama, dove sono già disponibili 93mila euro per cominciare un nuovo scavo. In più sono previsti 3 milioni per il restauro dell più antiche sculture del Mediterraneo: le statue dei giganti. Già aperto invece il cantiere all’ex Episcopio di Tortolì, destinato ad accogliere un piccolo museo della città.

Anche per l’ex Palazzo Regio di Cagliari, i lavori sono già conclusi e l’edificio diventa uno spazio museale ed espositivo legato al Museo Archeologico Nazionale. Sono state poi recuperate la ex sala romana e le sale della parte storica del Museo Sanna di Sassari, il nuraghe Palmavera di Alghero e la necropoli prenuragica di Sant’Andrea Priu di Bonorva.

Anche Oristano beneficerà dei fondi: cominciati i lavori alla Cattedrale e all’ex Convento di San Francesco, che diventerà sede dell’Archivio di Stato. Lavori già programmati per la Torre di San Pancrazio a Cagliari, da progettare il restauro della Basilica di San Saturnino.

A gestire 8 milioni di questi fondi sarà direttamente il Segretariato regionale come servizio appaltante. Presto partiranno anche i cantieri seguiti direttamente dalla Sovrintendenza come per esempio quello al santuario nuragico di Santa Vittoria a Serri, alla necropoli punica di Chia e al nuraghe Diana a Quartu Sant’Elena.

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