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Siria: Iman, morta congelata a un anno e mezzo. Il padre la stava portando in ospedale

siria campo profughi

Una storia atroce che arriva dalla Siria: una tragedia che vede una piccola vittima, un anno e mezzo appena, morta assiderata tra le braccia del papà, che stava cercando di salvarle la vita. Così se n’è andata Iman Mahmoud Laila che, insieme alla famiglia, viveva in un campo profughi improvvisato a Idlib.

Con il freddo pungente di questi giorni, si parla anche di 11 gradi sotto lo zero, in un alloggio precario senza riscaldamento, la piccola si è ammalata e ha cominciato ad avere problemi respiratori. Il padre ha deciso di andare in ospedale ad Afrin, a due ore di cammino, dove però è arrivata senza vita. Pochi giorni prima, come lei era morto congelato anche il piccolo Abdul Wahhab Ahmad al-Rahhal, che aveva poche settimane, e che era anche lui in fuga assieme ai genitori dall’offensiva lealista.

Idlib, l’ultima provincia siriana nelle mani dei ribelli, da settimane è pesantemente bombardata dai caccia di Mosca e dai cannoni del regime di Damasco: qui sono in tantissimi a morire e soprattutto bambini, per denutrizione e assideramento.

 

 

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