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Accadde oggi. Il 14 febbraio 2004 ci lasciava Marco Pantani, il “pirata” del ciclismo italiano

La maggior parte delle persone oggi, 14 febbraio, omaggia la figura di San Valentino. Gli amanti dello sport e del grande ciclismo, invece, in questa giornata ricordano dolorosamente il grande ciclista Marco Pantani.

Il 14 febbraio 2004, infatti, il ciclista romagnolo che per anni ha fatto sognare l’Italia intera in sella alla sua bici,  viene ritrovato senza vita in un residence di Rimini a soli 34 anni.

A portarlo alla morte, in circostanze che comunque sono rimaste avvolte dal mistero, un mix letale di psicofarmaci e droga.

Dopo aver vinto il Giro d’Italia, il Pirata – questo il suo soprannome – cavalcando la sua bicicletta riportò il ciclismo italiano sul primo gradino del Tour de France. Riuscì a vincere le due corse più importanti nello stesso anno: un evento straordinario che dopo di lui nessuno è riuscito a replicare.

Il 5 giugno 1999, dopo un controllo, gli viene riscontrato un livello di ematocrito superiore al limite massimo concesso e viene sospeso dal Giro. Quel fatto, che ebbe molto spazio a livello mediatico, lo fece purtroppo cadere nella spirale della depressione e della dipendenza dalla cocaina.

 

 

 

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