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Accadde oggi. 12 febbraio 1924: L’Unità di Antonio Gramsci pubblica il suo primo numero

Accadde oggi primo numero de L'Unità - 12 febbraio 1924 (2)

«La tragica esperienza compiuta dagli operai e dai contadini d’Italia in questi ultimi anni non deve essere perduta, essa può costituire anzi la taglia che essi hanno pagato e pagano per raggiungere la capacità politica necessaria a portare a termine lo sviluppo della loro rivoluzione. Il martirio subito può passare all’attivo della classe proletaria, se rimarrà a debellare definitivamente le illusioni che le hanno fatto segnare il passo negli anni 1919-1920. Occorre per ciò impedire che il fascismo, come già la guerra mondiale, passi senza aver trasformato radicalmente lo spirito delle masse, occorre che sotto l’assillo delle sofferenze e per l’anelito alla riscossa, non siano realizzate formule, stati d’animo e pregiudizi atti a sabotare ogni possibilità di ripresa proletaria, a precludere ogni seria prospettiva di rivincita».

Con questo incipit, il 12 febbraio del 1924, iniziava il primo editoriale del pensatore sardo Antonio Gramsci sull’Unità, giornale da lui stesso fondato e diretto.

La prima pagina de L’Unità del 12 febbraio 1924

L’Unità nacque come organo ufficiale di stampa del Partito Comunista italiano e lo rimase fino al 1991, diventando poi del Pds e dei Ds. Inizialmente fu stampato a Milano senza censura. Quando il regime fascista restrinse la libertà di stampa iniziarono ad esserci i primi problemi.

Il 27 agosto 1927 uscì il primo numero clandestino del giornale che veniva stampato in Francia. Nel 1944, la pubblicazione rientrò in Italia con l’occupazione degli alleati. L’Unità ebbe un ruolo molto importante durante tutto il dopoguerra e fino alla caduta del Muro di Berlino, diventando il giornale di riferimento della sinistra in Italia. Negli anni ’90, dopo una rinascita sotto la guida di Walter Veltroni, iniziò a intravedersi una lunga e lenta crisi, fatta di privatizzazioni, cessioni fino alle definitiva chiusura avvenuta nell’estate 2017.

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