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Cagliari, tanta amarezza in sala stampa. Maran e Pisacane: “Periodo negativo, abbiamo perso brillantezza”

È finito alla Sardegna Arena il match tra il Cagliari e il Milan. La squadra di Maran ha incassato uno 0-2 che lascia il segno e fa tremare il popolo rossoblù.

Rolando Maran ha incontrato in sala stampa i giornalisti e ha analizzato con loro il match.

IV sconfitta consecutiva. «Quattro sconfitte pesano come un macigno, ci sta che ci sia un periodo negativo ma dobbiamo superarlo. Nel primo tempo abbiamo giocato da Cagliari, abbiamo sofferto un po’ sul piano fisico ma abbiamo tenuto il pallino e abbiamo avuto l’occasione più grossa. Poi, come sta succedendo ultimamente, abbiamo concesso gol alla prima occasione: dobbiamo lavorare su questo, due occasioni evitabili. Se vogliamo mantenere questa posizione bisogna lavorare tutti bene e al massimo, io devo essere il primo e dobbiamo migliorare in fretta».

Periodo negativo. «Non siamo nel periodo migliore ma fino al loro gol siamo andati bene e poi siamo crollati perché ci buttiamo giù dopo l’episodio negativo. Abbiamo corso tanto e alcuni giocatori hanno tenuto alto il ritmo e ci sta un momento un po’ negativo ma dobbiamo rendere le cose più difficili all’avversario e non renderci le gare in salita. Bisogna lavorare per evitare tutti i gol che prendiamo, ormai sempre almeno due a partita. Prima della ripresa del campionato eravamo il quinto attacco ma ci sta un momento in cui si segna meno, fa parte del calcio. Ci sono situazioni in cui segni alla prima occasione e altre in cui prendi gol alla prima occasione»​.

I Cambi. «Cerri per Simeone? Quando perdi in casa, qualsiasi scelta è sbagliata. Dovevamo mantenere l’equilibrio e Cerri doveva diventare il punto di riferimento, poi quando vai sotto con una squadra come il Milan è tutto più difficile».

In zona mista è stato, invece, Pisacane ad incontrare la stampa e a fare un mea culpa: «Purtroppo paghiamo sempre le prime disattenzioni. Possono capitare questi periodi nel corso di un campionato. Questa è la quarta sconfitta consecutiva vuol dire che qualcosa non sta funzionando. Dobbiamo avere la serenità di capire che sta solo a noi tirarci fuori da questo momento. Ci manca brillantezza mentale. La colpa è solo nostra, non di moduli o di gambe. Un mese e mezzo fa eravamo indemoniati. Oggi abbiamo perso lo spirito battagliero che ci permetteva di fare anche trame di qualità. Sono scorie che ti porti dietro da partite che hai perso. Dopo che abbiamo preso gol è sembrato che ci sia crollato un palazzo addosso. Alla fine oggi credo che oggi sia venuta fuori la qualità del Milan, hanno grandi campioni. Il campionato per fortuna non è ancora finito. Pensiamo già a martedì, anche se è Coppa Italia vogliamo onorare la competizione. Poi ci concentreremo sulla trasferta di Brescia. Non abbiamo mai snobbato la Coppa. Il presidente ci tiene tanto. Cercheremo come sempre di dare il massimo, poi vedremo il campo cosa dirà. Dobbiamo cercare di resettare e pensare che queste quattro sconfitte non ci siano mai state. Serve serenità per ripartire perché c’è un girone di ritorno intero dove sono convinto che la squadra farà rivedere ai tifosi ciò che ha fatto nelle precedenti giornate. Il 6° posto in classifica a fine girone d’andata è positivo, ma i cavalli si vedono alla fine. Di tutte le 4 sconfitte quella con l’Udinese è stata quella più dura da mandare giù, anche perché potevamo fare in più».

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