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La Junior Tim Cup ospite ad Asseminello. Pomeriggio in compagnia di Pellegrini e Simeone

Junior TIM Cup Cagliari 6

Emozioni, gioia e divertimento hanno accompagnato oggi l’incontro tra i ragazzi della Junior TIM Cup (il torneo di calcio a 7 riservato agli under 14 promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano) e i rossoblù Luca Pellegrini e Giovanni Simeone.

I ragazzi dell’Oratorio Medaglia Miracolosa di Cagliari sono stati ospiti del centro sportivo di Asseminello, casa del Cagliari Calcio.

I due giocatori si sono messi a disposizione dei giovani tifosi e, oltre a firmare la maglia e il pallone staffetta che faranno da testimoni tra tutti i campioni della Serie A Tim protagonisti della Junior TIM Cup, hanno indossato la maglia della Junior TIM Cup con la scritta “Uno di noi”.

Dopo aver coinvolto, nelle precedenti edizioni, oltre 77mila ragazzi in tutta Italia, quasi 6mila oratori e fatto disputare più di 30mila partite, il progetto continua, ancora oggi, ad essere un buon legame tra il calcio della massima serie e quello di base, permettendo ai piccoli campioni di toccare con mano il mondo dei loro idoli. Ogni settimana, infatti, i ragazzi incontreranno gli ambasciatori della squadra di Serie A Tim della loro città.

Durante le partite del prossimo fine settimana le squadre della Junior Tim Cup 2019-2020 scenderanno in campo negli stadi del grande calcio disputando un’amichevole durante il pre-partita dei match di Serie A Tim.

Sabato 11 gennaio, la Sardegna Arena di Cagliari aprirà le porte alla Junior TIM Cup nel pre-partita di Cagliari-Milan: le squadre dell’Oratorio Medaglia Miracolosa di Cagliari e della Parrocchia San Leonardo di Villanova Monteleone (SS) davanti ai propri beniamini e ad uno stadio che preannuncia il sold out.

«Alla loro età sognavo quello che loro sognano adesso loro: di diventare un calciatore e giocare in Serie A. Ho avuto la fortuna di coronare i miei sogni di bambino», ha detto Luca Pellegrini alla fine dell’incontro.

«Da piccolo sognavo di diventare come mio padre. Non ho mai avuto dubbi su quale sarebbe stato il mio futuro, del resto in casa si respirava calcio. – ricorda Giovanni Simeone – Papà però non mi ha mai obbligato a seguire la sua strada, mi lasciava libero di sognare. I ragazzi della Junior TIM Cup devono fare la stessa cosa, sognare e divertirsi col pallone, capire che il calcio è un gioco dove si può vincere o perdere ma che la molla per portarti avanti è la passione. Consiglio a questi giovani di non mollare mai. Il mio percorso non è stato dei più semplici, portavo un cognome pesante, se ci penso ricordo più i momenti difficili che quelli buoni. Bisogna fare tanti sacrifici per diventare professionisti, ma quando c’è la passione niente ti può fermare».

 

 

 

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