Lo sapevate? Nel 1972 la Juventus offrì 9 giocatori e un miliardo di lire per avere Gigi Riva. Che però rimase a Cagliari.

La Juventus più volte tentato l’assalto a Gigi Riva e Arrica almeno un paio di volte è stato vicinissimo alla cessione. Nel 1972 la Juventus offrì addirittura 9 giocatori (fra cui Bettega e Cuccureddu) e un miliardo di lire. Fu lo stesso Riva a rinunciare: «Dovrei segnare almeno due gol a partita – disse – altrimenti sicuramente sarei contestato. E poi tutti quei soldi per un giocatore, mi sembrano un affronto alla povertà. No, resto in Sardegna».

Gianni Agnelli si lamentò con Boniperti, quando la Juve perse la finale di Coppa dei Campioni contro l’Ajax, nel maggio del 1973: «Eh, caro Boniperti, se avessimo avuto Riva, questa partita l’avremmo vinta…». Riva restò, non se ne andò più e diventò il simbolo assoluto della Cagliari e della Sardegna calcistica.

All’interno del Carnevale Cagliaritano si è disputata l’ormai tradizionale Vespiglia, che quest’anno era dedicata al grande Gigi Riva.

Il gioco della Vespiglia non è altro che un tributo in chiave vespistica della celeberrima Sartiglia, con le seguenti differenze: i giocatori cavalcano una Vespa e non un cavallo. Al posto della classica stella vi sarà una ruota dentata. Le discese vengono effettuate con due persone su ogni Vespa, una guida mentre l’altra cerca di prendere la ruota dentata. Organizzata dal Vespaclub Cagliari la gara si è corsa in via Azuni, nel cuore del quartiere di Stampace.

Questa era l’edizione numero 11: numerosissimi i cagliaritani assiepati oltre le transenne, ad ammirare le Vespa addobbate nei modi più disparati. Ad aprire le danze il patron della Vespiglia Maurizio Vannini.

 

 

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