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Calcio mercato rossoblù, Marcello Carli: «Da Cagliari i titolari non vanno via»

Marcello Carli, ds Cagliari Calcio

Finita la sosta, finite le festività, il campionato di Serie A è prono a tenere impegnati i numerosi tifosi nelle domeniche sportive.  Il polo rossoblù è concentrato sulla sfida contro la Juve a Torino, in programma lunedì alle 15. Ieri si è anche aperta ufficialmente a sessione invernale del calciomercato, il direttore sportivo rossoblù Marcello Carli ha incontrato la stampa alla Sardegna Arena per anticipare i programmi della società.

Nandez «Sono qui per parlare di mercato, per cercare di fare un po’ di chiarezza anche se poi sappiamo che da qui a fine mese possono succedere tante cose. Caso Nandez? Nahitan sta bene, anche la settimana di sosta gli ha fatto bene è rientrato a casa si è riposato ed è tornato carico. È un giocatore del Cagliari, siamo felici di come sta andando la squadra e il Cagliari non vende i suoi titolari. Ovvio che se ti arriva l’offerta da 90 milioni la valuti, ma la linea è quella. L’anno scorso avevamo tanti in scadenza, questo è l’anno della ricostruzione, non vendiamo i migliori. A gennaio non lo facemmo neanche con Barella. Il calo di Nandez? Non c’entra niente con l’udienza del 14 gennaio. Lui non ha mai avuto problemi col club, è il procuratore che pensa di dover avere ancora qualcosa per i diritti d’immagine».

Porta affollata «Portieri? Non ho preoccupazioni. Quando avremo sia Cragno che Olsen che Rafael io sarò tranquillissimo e sarà il mister a decidere chi deve giovcare. Aresti invece potrebbe andare a Olbia, hanno bisogno di un portiere, ma con l’impegno di tornare in futuro. Olsen ha fatto un girone d’andata stupendo pur con la stupidaggine di Lecce, che ancora ci rimproveriamo. Innesto straordinario, siamo sereni e credo che sia lui che Cragno saranno qui il 31 gennaio. Sarà una bella lotta per il posto».

Calciomercato «Nuovi arrivi? Nel calcio spesso si sottovaluta la gestione. I risultati li fa la squadra insieme ai tecnici, allo staff e ai dirigenti. Il Cagliari ha tanti punti e se li merita tutti. Abbiamo sempre lottato e questo era quello che volevamo vedere: un aumento della personalità di squadra. Migliorare questa squadra è difficile. Ricordatevi che rientrerà Pavoletti, oltre a Cragno che fra poco torna. Le squadre non si fanno in pochi giorni, il nostro è un percorso che parte dalla vendita di Barella. Poi si sono fatti male il portiere della Nazionale e il nostro bomber. Per rimediare abbiamo scelto elementi che ci facessero crescere, arrivando a 20 giocatori di livello. Quando sono arrivato la rosa era ben più anziana di oggi, è un percorso equilibrato ed è importante proseguire migliorando ogni anno. In questo momento qualcuno sta giocando meno, il mercato può offrire qualche possibilità che vadano a giocare altrove. Non voglio fare nomi. Birsa? Situazione incredibile, la sfortuna lo ha perseguitato, così come Castro, un altro sfortunato. Le risorse dobbiamo trovarle dentro il nostro gruppo. Lo scorso gennaio il gruppo aveva bisogno di energia, quest’anno no. Pensate allo stesso Klavan che è come se fosse un nuovo acquisto. I 29 punti sono figli anche dei giovani che pur giocando meno sono cresciuti. Ionita? Lo considero un titolare e ribadisco che i titolari non vanno via».

Nainggolan «Ha una valutazione importante e la sta dimostrando in campo. Vorrei vederlo qui anche l’anno prossimo, ma dirlo ora sarebbe prendere in giro i tifosi. Si vedrà a giugno, è un’operazione complicata: è un giocatore importantissimo, ma è in prestito, se ci sarà la minima possibilità di tenerlo ci proveremo».

La difesa centrale «L’unico problema magari è sui difensori centrali, ne abbiamo pochi e la fascite di Ceppitelli si è rivelata più noiosa del previsto. Se il mercato ci offre risorse per migliorarci ben venga, ma non abbiamo pressione. Sono circolati diversi nomi, da Tonelli a Juan Jesus. Sono giocatori dati in uscita dai rispettivi club, certo che ci interessano ma non dico chi e come. L’andamento della squadra e la presenza di giocatori importanti facilita la volontà di venire al Cagliari».

Esterni «Lykogiannis e Pellegrini possono dare di più, hanno avuto alti e bassi senza dimenticare, ma anche loro hanno contribuito ai 29 punti. Sugli esterni abbiamo anche altri elementi validi, posso dire che per le fasce non cerchiamo nessun innesto».

TESTA AL FUTURO – «Quest’anno gli investimenti importanti li abbiamo fatti a giugno, non avrebbe senso stravolgere la squadra ora. Vedremo cosa offre il mercato, ricordando che in giro abbiamo anche ragazzi che stanno crescendo bene come Despodov e Caligara. Rinnovi? Noi l’anno scorso avevamo sette scadenze ad aprile e tutti si sono comportati in modo esemplare. Oggi ne abbiamo tre, CacciatoreCigarini e Rafael: possono stare tranquilli, sono dei veri professionisti».

 L’attacco «Joao Pedro e Simeone stanno facendo talmente bene che non escono mai, ma le alternative le abbiamo. Poi è ovvio che se ci salta all’occhio un’occasione per inserire un altro elemento che entri in competizione con tutti e ci faccia mantenere alto il livello, valutiamo. Il mercato non ho detto che il mercato è chiuso, non vorrei passasse un messaggio sbagliato. è mica chiuso».

La Primavera «Ha uno staff eccellente, voi vedete i 29 punti, ma io la crescita la vedo anche in dirigenti come AgostiniConti e Cossu. Forse la nostra Primavera non è la più forte d’Italia, ma è fra le migliori per atteggiamento in campo. Il Cagliari ha un grande futuro perché anche a livello dirigenziale stanno crescendo uomini capaci e attaccati ai colori rossoblùi».

 

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