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A Cagliari la mostra Archival Prints: nelle 36 foto simbolo del nostro secolo anche Baunei

Nella raccolta di immagini Archival Prints, in mostra a Cagliari – presso il Centro Fotografico in Via Eleonora d’Arborea – fino al 31 gennaio, c’è anche la Sardegna, il paese di Baunei per la precisione.

A occuparsi dell’Ogliastra, è stato Gianluca Chiai, ma vari sono i temi, vari i soggetti e varie le epoche delle istantanee degli scatti di Nobuyoshi Araki, Majlend Bramo, Renè Burri, Robert Capa, Cristian Castelnuovo, Chien Ci Chang, Paul Fusco, Roberto Goffi, Rula Halawani, David Hurn, Duane Michals, Marco Menghi, Don McCullin, Steve McCurry, Gabriele Micalizzi, Davide Monteleone, Marcello Nocera, Eric Oliveira, Gianluca Panella, Giovanni Panizza, Martin Parr, Stefano Picciau, Max Pinckers, Claudia Porcu, George Rodgers, Loris Savino, Nishant Shukla.

«Fondata nella primavera del 1947 da Robert Capa, Henry Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandivert con l’obiettivo di proteggere il diritto d’autore e la trasparenza dell’informazione con un nuovo modo di comunicare, ossia creando informazione attraverso il reportage, l’Agenzia Magnum è un archivio dove trovare tutta la storia del mondo a partire dal dopo guerra. Dai grandi eventi ai piccoli fatti di vita quotidiana. Per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta gran parte dei progetti dei componenti dell’agenzia sono rivolti alla difesa del concetto di universalità attinto dalla dichiarazione universale dei diritti umani approvata dall’ONU. Grazie alla politica di tutela, l’Agenzia Magnum ha raccolto intorno a sé sessanta tra i più grandi fotografi al mondo e ha prodotto tra i più importanti e drammatici reportage del XX secolo» si legge nella pagina Facebook dell’evento.

«La mostra collettiva di fotografia Archival Prints, curata da Roberta Vanali per il CFC di Cristian Castelnuovo, muove da un importante nucleo d’opere, acquisite dal Centro Fotografico Cagliari direttamente da Magnum con l’obiettivo di riunire artisti contemporanei che rientrino nella stessa filosofia dettata dall’agenzia per un confronto diretto che documenti l’evoluzione della fotografia. Filosofia i cui dettami rientrano nel creare informazione esclusivamente attraverso il reportage mantenendo l’individualità di ogni fotografo. Trovare la sintesi perfetta di quell’attimo, quello che Bresson considera il “momento decisivo”, per giungere all’essenza della situazione riproducendo fedelmente la realtà, senza limiti o vincoli. Mostrare trasparenza dell’informazione con la libertà di scegliere soggetti e tematiche. Con un approccio assolutamente scevro da elaborazioni digitali delle immagini».

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