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Tirrenia: rischio chiusura per gli uffici di Cagliari, traballano i posti di lavoro in Sardegna

Tirrenia Sharden

Tirrenia Sharden

Venti di bufera nella compagnia di navigazione Tirrenia e non sono quelli dell’allerta meteo in vigore in Sardegna. Gli uffici sardi della compagnia facente parte del gruppo Onorato rischiano di chiudere i battenti e tanti posti di lavoro nell’isola traballano. È quanto emerge da fonti interne dopo un incontro svoltosi ieri tra organizzazioni sindacali e l’azienda.

Tirrenia starebbe prospettando una riorganizzazione societaria che prevederebbe il trasferuimento degli addetti amministrativi dalle sedi di Cagliari e Napoli verso Livorno, Milano e Portoferraio.

La decisione di Tirrenia potrebbe avere conseguenze gravissime anche nella nostra isola, dove operano oltre 25 lavoratori diretti, oltre a quelli indiretti – ha spiegato all’Ansa il segretario generale Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu – . Anche se il gruppo dovesse riuscire a ricollocare tutti nelle altre sedi, così come dichiarato ma non garantito, per i lavoratori con sede in Sardegna sarebbe di fatto un licenziamento mascherato. Considerata la non più giovane età, è quantomeno improbabile che ci si possa spostare dall’oggi al domani senza peraltro alcuna garanzia per il futuro. L’isola perderebbe ancora una volta una fetta di lavoro che si sposterebbe verso altre regioni magari più ricche».

Anche Mauro Pili è passato all’attacco: «Tirrenia chiude i battenti. Minaccia mille licenziamenti e annuncia la chiusura degli uffici amministrativi di Cagliari. Dopo la farsa della sede legale che doveva essere riportata in Sardegna adesso l’annuncio: chiudiamo la sede amministrativa di Cagliari. La comunicazione fatta dai rappresentanti di Tirrenia – Cin ai sindacati ieri sera nella sede della società a Roma annuncia tagli per mille lavoratori, accorpamenti, razionalizzazione. È scattata di fatto l’operazione ricatto sociale con l’illusoria pretesa di rivendicare la proroga della convenzione con lo Stato. Si tratta del nuovo vergognoso tentativo di Onorato di scaricare le responsabilità gestionali della compagnia sulle spalle dei lavoratori. Un’operazione spregiudicata che appare già di per sé priva di qualsiasi credibilità».

Il tutto è stato messo nero su bianco nel verbale d’incontro dove si legge chiaramente che  «la società ha comunicato che il progetto di riorganizzazione prevede anche la chiusura delle sedi amministrative di Napoli e Cagliari con il consequenziale accorpamento di tutte le risorse impiegate presso gli uffici analoghi già operanti in altre sedi».

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