Arzachena, bimbo segregato in casa dai genitori. C’è un terzo arresto e riguarda la zia del piccolo
L'attenzione si è quindi posata anche sulla zia dell'11enne, che era a conoscenza del modo disumano in cui veniva trattato il nipote e forse era addirittura l’ispiratrice dei metodi "educativi" subiti dal bambino.
Ancora una svolta nelle indagini che riguardano il caso del bimbo tenuto segregato in condizioni disumane in una villetta ad Arzachena, in Gallura.
Da mesi i genitori orchi si trovano agli arresti domiciliari, dopo che lo stesso bambino, durante l’estate, riuscì a contattare i carabinieri e a far arrestare i genitori, mettendo fine a un incubo. Ora sono scattate le manette anche per la zia del bambino, tenuto chiuso in una stanza senza letto, senza luce e con un secchio dove fare i bisogni per mesi.
L’attenzione si è quindi posata anche sulla zia dell’11enne, che era a conoscenza del modo disumano in cui veniva trattato il nipote e forse era addirittura l’ispiratrice dei metodi “educativi” subiti dal bambino.
La donna è stata rinchiusa nel carcere di Sassari.
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