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Lunedì da brivido alla Sardegna Arena: la notte dei miracoli che ha fatto sognare i tifosi rossoblù

Sembrava tutto perduto: il popolo rossoblù era ormai convinto che stamattina si sarebbe svegliato all’inferno e invece no, gli uomini di Maran nella seconda metà della ripresa sono rinati dalle proprie ceneri e hanno portato il Cagliari e i cagliaritani in paradiso. È il lunedì dei miracoli alla Sardegna Arena: da 1-3 a 4-3, un brivido, una prodezza che trascina via, nuovamente al quarto posto il Cagliari che firma il dodicesimo risultato utile di fila. Un riscatto dopo la partita contro il Lecce, che aveva lasciato l’amaro in bocca.

Una partita prevalentemente dominata dai sardi, alcune distrazioni, costate care ai rossoblù, hanno permesso ai blucerchiati di approfittare di quegli errori per portarsi in vantaggio. Avevano già messo i 3 punti in valigia i liguri, ma i sardi, teste calde e cuore grande, hanno rimesso in discussione il match e hanno strappato quei 3 punti d’oro agli avversari.

Una vittoria pazzesca che porta le firme del solito inarrestabile Nainggolan, dell’indemoniato Joao Pedro che in pochi minuti segna la doppietta e di Cerri, al suo primo e agognatissimo gol in serie A con la maglia rossoblù (e che gol). La superiorità dei padroni di casa non vale il vantaggio, sono i sardi a spingere maggiormente, ma la difesa ospite e insuperabile. A pochi minuti dalla fine del primo tempo un’ingenuità di Pellegrini regala un rigore alla Sampdoria, calcia Quagliarella, che batte Rafael nonostante il brasiliano avesse intuito la traiettoria. Tutti a riposo con i blucerchiati in vantaggio. Nella ripresa un’altra mazzata per i rossoblù, non sono passati neanche dieci minuti e Ramirez infilza Rafael e sigla la seconda rete. Ma il calcio, si sa, è spettacolare e imprevedibile. È un botta e risposta continuo tra le due squadre: da una parte la Samp che vuole tenere intatto il risultato dall’altra il Cagliari che non lo accetta e non si arrende.

Maran fa il suo primo cambio, toglie un Castro spento a favore di Nandez: il match prende un’altra strada. A riaprire i giochi è lui, il Ninja, traghettatore di una squadra in difficoltà e leader indiscusso: un tiro dei suoi, una bomba che manda Ko Audero. È il quarto gol per il belga in casa rossoblù. Il Cagliari è reattivo, qualità e cuore la fanno da padrone: due perle di Joao Pedro che annienta Audero portano il Cagliari in pareggio. Il brasiliano è al suo nono gol in sole 14 partite. Lo stadio è in delirio. Ranieri si gioca le ultime carte, ma i suoi sono ormai stanchi e sofferenti, il Cagliari, invece, ha ritrovato l’anima.  La partita sembra conclusa, ma negli ultimi minuti di recupero Maran manda in campo Alberto Cerri. Il pubblico applaude, ma aspetta il fischio finale. Il pareggio, per la piega che aveva preso la partita è un buon compromesso. E invece no, le emozioni alla Sardegna Arena non sono ancora finite: è proprio lui, Alberto cerri, colui che è stato fischiato e contestato, il brutto anatroccolo diventa in pochi secondi cigno, sancendo la vittoria del Cagliari con un tiro di testa. Cerri è l’idolo, il salvatore, tutto lo stadio lo acclama, applaude, lui corre, esulta, si spoglia, non ci crede. Brividi e gioia, Cerri è uscito dal tunnel, il tifo è tutto per lui.

Fischio finale, il tabellone segna il 4-3. Incredibile. Miracolo o magia? Realtà. Il pubblico non va via: canta, applaude, gioisce. Eppure per tutti i 90’ non ha smesso per un attimo di sostenere la squadra, facendosi sentire nei momenti più difficili, incitando i rossoblù a non demordere. Un coro unanime dalla curva nord ai distinti, passando per la tribuna e la sud. Un tifo sano, contagioso, pulito. Cala il sipario alla Sardegna Arena e la favola del Cagliari continua.

Sorride Maran quando arriva in sala stampa: soddisfazione e gioia sono impressi sul suo volto: «Vittoria frutto di grande determinazione, eravamo sotto in una gara incredibile. Grande cuore e generosità da parte di tutti, sono molto felice per il gol di Cerri, veniva da un momento bruttissimo. Meritava un gol del genere per la sua professionalità, un gol decisivo che lo ripara da tante amarezze che ha subito, sono felice che abbia segnato proprio lui. Portiamo a casa 3 punti pesantissimi e troppo importanti, soprattutto per come sono arrivati. Mollare dopo il terzo gol sembrava scontato, loro non l’hanno fatto e non posso che essere fiero dei miei ragazzi e della mia squadra. Io credo che noi siamo stati sempre bravi a mettere la Sampdoria, loro non sbagliano di solito, concedevano poco».

Nainggolan, leader indiscusso del Cagliari firmato Maran, alla fine del match ha incontrato la stampa in zona mista: «In svantaggio di due gol, pareggiare questa partita è una gran prova di maturità. Vincerla con un giocatore, criticato e fischiato, è una doppia gioia. Il calcio è questo, le cose cambiano velocemente, Cerri da oggi magari fa tanti gol e diventa l’idolo del Cagliari. Ogni tanto bisogna prendere batoste, altre volte si può gioire. Mi fa piacere raggiungere questi risultati con il Cagliari. Io sono venuto qua con la mia esperienza, vedo che i compagni hanno tanta voglia di fare. Mi danno una spinta, tutti stanno maturando. Bisogna dire che c’è stata tanta delusione dopo Lecce, ci siamo fatti rimontare per due episodi sfortunati. La reazione di oggi è la dimostrazione che tutti sono importanti. Faccio sempre l’esempio di Ionita, che magari sta trovando meno spazio degli anni scorsi ma si vede che è un giocatore importante per noi. MVP del campionato anche a dicembre? Non penso a queste cose. Penso solo alla mia prestazione, a quella dei miei compagni: hanno voglia di fare. In una piazza che ha sempre giocato per la salvezza stiamo facendo cose importanti, sono felice di questo».

Joao Pedro, sempre più apprezzato, arriva in zona mista accompagnato dal figlio: «Sono felice, è sempre bello segnare ed è sempre bello farlo davanti al nostro pubblico. Ma è ancora più bello vincere, è stata una serata pazzesca e incredibile. Sembrava impossibile, ma la squadra ha mostrato grande carattere. Dopo il 2-1 sembrava riaperta, ma abbiamo preso subito il 3-1. La squadra però sta facendo bene, a prescindere da chi segna, e siamo riusciti a pareggiare immediatamente. Vincere in questo modo è bellissimo, è stata una serata indimenticabile. Cerri? Un momento difficile capita a tutti, meritava questo gol. L’ha segnato nel momento più difficile. Gli abbiamo fatto vedere quanto gli vogliamo bene. Sta diventando più difficile giocare perché ci studiano di più e diventano più tosti contro di noi. Sta facendo la differenza riprovarci dopo ogni errore, questo dimostra che c’è grande voglia. Ho imparato con gli errori e domenica abbiamo l’opportunità di ripartire. Sono contento perché l’anno scorso non è andata come volevo. Sto dando tutto me stesso per fare un campionato importante e il lavoro paga».

 

 

 

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