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3 milioni di euro di esplosivo, armi e stupefacenti sequestrati a Nuoro-Orgosolo e tre persone in manette

 

I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Nuoro, unitamente al personale della Compagnia Carabinieri di Nuoro, delle unità cinofile dello Squadrone Cacciatori di Abbasanta e delle Squadriglie di Nuoro e di Pratobello, hanno sequestrato 600 kg di marijuana pronta per essere commercializzata, un fucile cal. 12, una pistola cal. 9×21 e  2 pistole cal 7,65 con matricola abrasa, una pistola cal. 38 S&W e munizionamento vario, 1,8 kg. di esplosivo del tipo gelatina da cava, 10 metri di miccia detonante e a lenta combustione, 70 grammi di cocaina, denaro per oltre 13.000€ e 59 monete antiche di interesse archeologico.

L’operazione, che ha portato in carcere tre persone, tutti con precedenti di polizia, è il frutto di una serie di controlli predisposti già da tempo su tutta la provincia nuorese e concentratisi negli ultimi giorni proprio in quel comune. Controlli che hanno permesso di percepire da un immobile disabitato, un forte odore di marijuana.  I militari hanno effettuato un’accurata attività di indagine per identificarne i possessori, ipotizzando il possibile collegamento con l’occupante di altro immobile poco distante e, successivamente, di un amico di quest’ultimo. 

L’analisi ipotizzata ha premiato i militari che lunedì hanno deciso di perquisire l’abitazione e i luoghi nella disponibilità del presunto detentore dello stupefacente, trovando, ben nascosti, 90 kg. di marijuana, un fucile cal. 12 con matricola abrasa, una pistola cal. 38 e 59 monete antiche risalenti all’epoca romana. Per questo motivo sono scattate le manette per Salvatore Musina., 51enne di Orgosolo, responsabile di detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di arma comune da sparo e di arma clandestina e detenzione e possesso di materiale archeologico.

La seconda parte dell’operazione ha permesso l’arresto di Giovanni Giuseppe Mereu e Salvatore Luciano Mereu , padre e figlio di 59 e 27 anni, di Orgosolo, per detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Anche in questo caso sono stati trovati 30 kg. di marijuana, oltre 13.000 € in contanti ritenuti provento dell’illecita attività e una “foto trappola” utilizzata nelle coltivazioni di stupefacente per monitorare eventuali controlli delle forze di polizia.

Successivamente sono stati trovati anche 1,8 kg. di esplosivo del tipo gelatina da cava, 8,5 metri di miccia detonante e 1,5 metri a lenta combustione, ulteriori 134 kg di marijuana pronta per essere commercializzata, 2 pistole cal 7,65 con matricola abrasa e munizionamento vario. 

Inoltre, il controllo  ha permesso di sequestrare una pistola con matricola abrasa, numerose munizioni di vario calibro, 70 gr. di cocaina e ben 351 kg di marijuana, anche questa pronta per essere immessa sul mercato. Sono in corso ulteriori accertamenti per l’identificazione di colui che aveva la reale disponibilità del materiale rinvenuto. L’operazione si è rivelata lunga e complicata per le numerose attività di controllo e verifica effettuate nei luoghi a disposizione degli arrestati e per il voluminoso materiale sottoposto a sequestro. 

Considerato la quantità e le attrezzature rinvenute, si ritiene che lo stupefacente sia il prodotto di una o più piantagioni di notevoli dimensioni, realizzate quindi con un investimento di denaro sicuramente impegnativo. Ma non basta perché il solo stupefacente sequestrato, se immesso sul mercato, avrebbe garantito un guadagno stimato di circa 3 milioni di euro.    

Si tratta di un sequestro di notevole importanza, all’interno di un centro abitato, in un’area  che, sempre più evidentemente, sia per il clima sia per le località difficili da raggiungere, si presta molto bene alla coltivazione della cannabis, per produrre marijuana da immettere sul mercato locale e non solo. 

Sono stati convalidati i tre arresti e rimesso in libertà Giovanni Mereu, senza applicazione di misure, mentre gli altri due sono rimasti in carcere. 

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