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Appalti pilotati, peculato e truffa: l’arresto del sindaco di Ortacesus scuote la Trexenta

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Peculato, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica commessa dal privato, truffa, induzione indebita continuata in concorso, falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici: queste sono le accuse nei confronti di Fabrizio Mereu, sindaco di Ortacesus, arrestato stamane in via cauterlare, nel corso di un’operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Dolianova, comandati da Pasquale Pinnelli e coordinati da Vincenzo Antonicelli.

Ai domiciliari, invece, sono finiti il consigliere comunale nonché agente di polizia penitenziaria del carcere di Isili, Salvatore Contini e un imprenditore, Giampaolo Dessì, amministratore di “Crescita e progresso società cooperativa sociale” e “Sviluppo servizi Italia società cooperativa sociale onlus” . Per Contini l’accusa è di turbata libertà degli incanti. Dessì invece è accusato di induzione indebita continuata in concorso e turbata libertà degli incanti. Dessì, insieme a Contini e Mereu, turbava il regolare svolgimento della gara per la gestione della casa di riposo di Ortacesus “V. Porceddu”; in particolare, il sindaco insieme al consigliere ha realizzato la partecipazione alla gara di una R.T.I. di cooperative amministrate da Dessì. Quest’ultimo, in concorso con Mereu, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione di una cooperativa sociale, ha ottenuto in affidamento lavori pubblici per conto del Comune, e in cambio ha dato al sindaco denaro contante e pagamento per incombenze di suoi familiari.

Questo, nel dettaglio, ciò che emerso dalle indagini per quanto riguarda il sindaco: usava l’auto del Comune per uso personale; aveva persino usato l’auto dell’Unione dei Comuni della Trexenta per andare a una cena privata ad Alghero; si era accordato con un imprenditore per modificare il bando già approvato, mutando il numero degli educatori della casa di riposo da 15 a 6. In qualità di dipendente del Comando dell’Esercito SERIMANT, ha presentato a quest’ultimo false giustificazioni per le assenze dal servizio; ha indotto in errore gli uffici amministrativi del SERIMANT, conseguendo un ingiusto profitto di 12 mila euro; ha agevolato, o disposto personalmente, svariati lavori pubblici a imprenditori del posto, in cambio di ingenti somme di denaro. Insieme ad altri sindaci e alcuni dirigenti di vari comuni, ha approvato il rendiconto della gestione finanziaria dei residui attivi e passivi del 2016.

L’arresto del sindaco è avvenuto all’alba nella sua abitazione. In seguito, i carabinieri si sono recati in municipio e hanno messo i sigilli al suo ufficio. L’operazione odierna avviene a conclusione dell’indagine avviata nel 2017 a seguito di molteplici esposti della minoranza comunale nel corso degli anni, sui bilanci dell’Unione dei Comuni della Trexenta, coordinate dal pm Giangiacomo Pilia.

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