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Dipendenti Auchan sardi sul piede di guerra: “No agli esuberi da parte di Conad”

Il centro Auchan Marconi di Pirri

Il centro Auchan Marconi di Pirri

C’è aria di grande incertezza tra i dipendenti dei gruppi Auchan Italia e Sma, acquisiti da Conad lo scorso 1 agosto 2019.

Si tratta di 18600 dipendenti distribuiti in tutta Italia in 300 negozi che non conoscono ancora il loro futuro.

«Dopo nove incontri, due al Ministero dello Sviluppo Economico e 5 in sede aziendale, la trattativa è saltata – illustra Cristiano Ardau di UILTuCS SARDEGNA -. Conad pretende di risanare l’azienda con mano libera volendo dichiarare senza vincoli 5/4/3000 dipendenti in esubero. Ad oggi solo 109 negozi dei 300 prenderanno l’insegna Conad senza che si conoscano i piani aziendali. Per gli altri non si hanno notizie e il futuro è incerto».

«Dopo la rottura delle trattative lo scorso 30/09/2019 – spiega ancora Ardau – i sindacati hanno dovuto richiedere una nuova convocazione al MISE».

I 18600 dipendenti e i sindacati chiedono di conoscere il piano industriale di Conad, gli investimenti che mette in campo il gruppo, l’ammontare degli esuberi e dove questi saranno collocati, l’elaborazione di un piano di gestione degli esuberi con ricollocazioni e incentivi all’esodo e che nessun dipendente sia lasciato senza tutele e lavoro all’interno di un piano di risanamento dell’azienda condiviso con il sindacato e i lavoratori».

«Auchan e Sma sono da risanare – ammette Ardau – ma questo va fatto con i lavoratori, coinvolgendoli nel piano di rilancio. Con loro, non contro di essi».

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