Il 22 gennaio 2019, la giunta Pigliaru approva il bando per la richiesta di contributi in favore di manifestazioni di interesse turistico. A febbraio la giunta cambia, il bando viene pubblicato, e questi giorni viene stilata la graduatoria, ma da questa rimangono fuori associazioni senza scopo di lucro che organizzano eventi ormai storici, tra questi il Festivalscienze. Carla Romagnino, presidente dell’associazione Sienzasocietàscienza che lo organizza esprime tutta la sua preoccupazione: «Siamo l’unico evento del genere in Sardegna – spiega la Romagnino- il festival non è circoscritto solo a Cagliari, ma opera in tutta la Sardegna, abbiamo cinque sedi regionali: Oristano, Iglesias, il Sarcidano con 3 comuni, Siniscola e Nuoro con un evento speciale. Muoviamo migliaia di studenti da tutta l’Isola che insieme agli esperti, e a tutti i collaboratori, a loro volta muovono un grosso indotto, con una ricaduta economica importante».

L’interesse turistico di un evento come questo è indubbio, il Festival partirà a Cagliari il 7 novembre con la dodicesima edizione, e poi nel corso del mese comincerà anche nelle altre sedi sarde, ma organizzare una manifestazione di questa portata richiede notevoli risorse.

«Lo stanziamento che avevamo chiesto – prosegue l’organizzatrice- è di 145mila euro in totale, 50mila avrebbe dovuto darceli l’Assessorato al Turismo e sarebbero serviti per sostenere le spese anche delle altre sedi regionali. In questo modo le altre sedi dovranno arrangiarsi con i contributi di altri enti locali e l’autofinanziamento. E in ogni caso per poter mettere in piedi l’evento ci indebiteremo e questo significa che di sicuro nel 2020 non ci sarà nessun festival».

L’associazione ha pubblicato un post su Facebook, per esprimere la delusione e la preoccupazione per il futuro della manifestazione, parlando di tagli che l’assessorato al Turismo a praticato sul finanziamento: «Nelle graduatorie pubblicate dall’assessorato c’è scritto che noi abbiamo tutti requisiti, ma che non accederemo al finanziamento – conclude la Romagnino- perché non rientriamo in graduatoria e per ora non sappiamo le motivazioni, non capiamo perché sono state date somme ingenti a un numero ristretto di associazioni. La speranza è che l’assessore Chessa riesca a trovare nelle pieghe del bilancio, ulteriori risorse da destinare a quelle associazioni che ora non sono riuscite ad accedere».

L’Assessore al Turismo Gianni Chessa però replica spiegando che non solo non c’è stato nessun taglio, ma il suo assessorato ha aggiunto un milione di euro ai fondi stanziati: «Dispiace moltissimo per le associazioni rimaste fuori dalla graduatoria – afferma l’assessore – non solo il Festivalscienza, anche Florinas e Desulo, per esempio, con le loro manifestazioni non avranno il finanziamento. Purtroppo questo bando è stato organizzato male, sono state stabilite a priori le percentuali sul totale dello stanziamento ai diversi tipi di manifestazione, e noi ci siamo dovuti attenere a quanto stabilito nel bando, i nostri uffici hanno seguito le indicazioni alla lettera per individuare le associazioni da finanziare».

L’Assessore ha poi ribadito che non è stato fatto nessun taglio: «La giunta precedente ha stanziato 7milioni e 600mila euro, ma ne sarebbero serviti, per finanziare tutte le associazioni meritevoli, almeno il doppio. Sono pervenute moltissime domande, e noi, proprio perché tante sarebbero rimaste fuori abbiamo aggiunto un altro milione di euro. Sabato – conclude Chessa- ci sarà una conferenza stampa in cui spiegheremo con precisione tutti i dettagli di come si è sviluppato tutto l’iter di assegnazione».

Continua la situazione di stallo sull’ex Vetreria di Pirri e sul futuro degli spettacoli culturali e teatrali negli spazi che da sedici anni li ospitano. Dal Comune di Cagliari fanno sapere che non ci sono i soldi per proseguire i lavori di messa in sicurezza dell’area del teatro. Ieri pomeriggio si è riunita la Commissione Cultura, con i rappresentanti di maggioranza e opposizione che hanno parlato appositamente della spinosa questione. L’assessora alla Cultura Paola Piroddi, il dirigente dei Lavori pubblici Daniele Olla, l’assessora ai Lavori pubblici Gabriella Deidda e la dirigente responsabile dell’area Cultura e Spettacolo Antonella Delle Donne, hanno fatto il punto della situazione.

Il dirigente dei Lavori pubblici Daniele Olla ha detto che «ci sarebbe la possibilità di far svolgere gli spettacoli in spazi non superiori ai 200 metri quadri e che non superino le cento presenze (inclusi i membri dello staff, nda)».  L’assessora ai Lavori pubblici Gabriella Deidda e la dirigente dell’area Cultura e Spettacolo Antonella Delle Donne, hanno ammesso di non essere perfettamente aggiornate sulla normativa in questione e hanno promesso di fare un sopralluogo degli spazi adibiti agli spettacoli dell’ex Vetreria per verificarne l’agibilità.

Il primo bando a cui l’Ati (Associazione temporanea d’imprese) ha partecipato si è concluso ad agosto 2018, per poi essere prorogato fino a luglio 2019; ad  agosto alcuni spazi sono stati riassegnati provvisoriamente dal Comune di Cagliari alla stessa Ati con un altro bando, dal quale è escluso il Teatro, in cui sarebbero dovuti iniziare i lavori per la messa in sicurezza, e altri locali (Cafè Ludico e Torretta), fondamentali per lo svolgimento dei servizi delle attività culturali, aggregative e sociali. Situazione che preoccupa dunque le associazioni, che temono serie ripercussioni per il futuro del Centro e delle imprese che vi operano, con ricadute anche occupazionali. Sulla questione interviene anche Marzia Cilloccu, ex assessora al Turismo e Attività produttive della Giunta Zedda e attualmente consigliera comunale nelle fila dell’opposizione: «Martedì in Consiglio presenteremo nuovamente l’interrogazione all’attuale amministrazione. Occorre trovare al più presto una soluzione. Non c’è più tempo da perdere». Alla riunione della Commissione di questo pomeriggio ha assistito anche Maria Laura Manca, la presidente della Municipalità di Pirri, invitata in forma privata dalla Cilloccu «dato che non è stata convocata ufficialmente dalla Giunta» afferma la consigliera. Manca considera la questione una vera e propria vertenza, proprio per il fatto che in ballo c’è il futuro di chi nel Centro comunale d’arte ci lavora. L’ex Vetreria è diventato nei suoi 16 anni di attività un presidio e un punto di riferimento importante per la città e il territorio, sia dal punto di vista culturale che sociale.