L’antica distilleria Zedda-Piras sta cadendo a pezzi, ma non si doveva tutelare?
Una delle aziende più antiche, simbolo delle prime attività industriali di Cagliari è in completo abbandono. All'interno dell'area, insieme a cumuli di materiali da costruzione depositati recentemente, antiche costruzioni, con soluzioni architettoniche interessanti, si stanno lentamente deteriorando.
Il primo nucleo della costruzione risale al 1908, quando il produttore di vini Francesco Zedda edificò la distilleria. Industriale in ascesa, già molto noto, cominciò a produrre anche distillati e liquori, come il celeberrimo mirto. La ditta è stata negli ultimi decenni assorbita da altre aziende più importanti e a partire dagli anni ’80 la struttura è in disuso.
La bellissima ciminiera è una delle meglio conservate della città, resiste alle intemperie, a differenza delle altre strutture che al loro interno presentano interessanti soluzioni architettoniche, che sarebbe fondamentale tutelare. L’area è di proprietà privata, e qualche anno fa, la presentazione del progetto di edificazione di alcuni condomini e una piazza, suscitò notevole preoccupazione. Il timore era che una delle testimonianze più antiche dell’attività industriale cagliaritana, un vero e proprio tesoro di archeologia industriale, venisse demolito.
Gli impresari proprietari dell’area assicurarono che le strutture sarebbero state salvate e tutelate, purtroppo però, come testimoniano le fotografie, tutta l’area versa in un penoso stato di abbandono. Alcune costruzioni contengono le vasche in cui probabilmente si facevano decantare i liquidi, le coperture in legno sono parzialmente crollate, alcune sono sostenute da pilastri in ghisa. Un piccolo gioiello che potrebbe trasformarsi in un museo, è diventato deposito di macerie, avanzi probabilmente dei lavori di costruzione dei nuovi, lussuosi condomini di viale Ciusa. La speranza è che la struttura resista finché davvero si deciderà di salvarla.
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