Era in programma l’evento “Camminando sotto le stelle”, alla Sella del Diavolo, una tappa del Cammino del 100 Torri , organizzato dall’associazione omonima, quindi come sempre, Nicola Melis, il presidente, con alcuni amici il giorno prima è andato a fare un sopralluogo: erano previsti 140 partecipanti tra i quali alcuni bambini, quindi sempre meglio andare a dare un occhiata prima.

Così i camminatori giunti al rifugio, si sono imbattuti in uno spettacolo davvero desolante: la casetta e l’area circostante con tavolo e panche erano piene di rifiuti di ogni genere. Purtroppo chi percorre spesso cammini o trekking non è nuovo a questi spettacoli. Ma Nicola e gli altri, nel rispetto del loro spirito ambientalista, davvero green di fare turismo, non si limitano a fotografare e denunciare queste situazioni, ma agiscono. Portano sempre con loro dei sacchi per porre rimedio all’inciviltà altrui.

Così anche stavolta cercando di differenziare il più possibile, hanno ripulito la zona. La spazzatura era tanta, che i sacchi che avevano con loro non sono stati sufficienti, così la notte dopo con la collaborazione anche dei partecipanti al cammino, hanno completato il lavoro. Ben 15 sacchi di immondezza raccolti che poi l’albergo di Calamosca, si è gentilmente offerto di prendere per il ritiro.

«Cosa costa portarsi via i rifiuti quando si va a fare una passeggiata? Se lo facessimo sempre, tutto resterebbe più pulito. Ma siccome in tanti se ne fregano – consiglia Nicola Melis – e quando mangiano e bevono non ritengono necessario porta via ciò che resta, portiamocelo noi, un sacco per i rifiuti. Così, se capita puliamo».

Bottiglie di vino, birra, buste di patatine, confezioni di gelato, bicchieri e piatti di plastica accatastati in un angolo nel rifugio sulla sommità della Sella del Diavolo.

Questo lo scenario degradante di uno dei posti più belli e incontaminati della città. A mandarci la foto la nostra indignata lettrice Giuliana Tuveri.

Tutto quello che serve per romantici e suggestivi aperitivi al tramonto con vista su Cagliari e sulla spiaggia del Poetto. Due cose però mancano del tutto: civiltà ed educazione, che insieme a un po’ di buste per la differenziata da riportarsi a casa preserverebbero questi bellissimi luoghi dalla stupidità di certe persone.