Cagliari, Simeone si presenta: “scelta di cuore, voglio che questa sia la mia casa”.

Dopo l’esordio di ieri sera contro l’Inter Simeone si è presentato da nuovo attaccante rossoblù: “Ho scelto Cagliari per l’affetto dimostrato dai tifosi e dalla società che mi ha fortemente voluto. Lasciare Firenze è stato difficile perché dopo la morte di Astori si è creato un gruppo molto unito”.

In campo non è arrivato l’esordio da sogno con una vittoria o una rete ma Simeone ha dimostrato subito la giusta voglia di lottare, lo spirito che ha convinto il Cagliari a comprarlo per non far pesare troppo l’assenza dell’infortunato Pavoletti. Impatto lampo per il Cholito con la maglia rossoblù, arrivato venerdì e già 45′ ieri: “è stato un arrivo tutto di corsa ma ero pronto e l’ho detto al mister e nonostante il risultato non positivo sono felice dell’esordio”. Arriva da vice Pavoletti ma in futuro non esclude una collaborazione con il bomber livornese: “Ho conosciuto già il Pavo a Genova e posso giocare sia da seconda punta che da prima punta, quindi possiamo giocare anche insieme quando tornerà”. L’addio alla Fiorentina? “Mi spiace, anche perché l’anno scorso avevo anche iniziato bene poi il calcio è anche questo e quando un attaccante non fa gol tutto cambia e non ho avuto più spazio. Ma è stata importante anche questa fase per crescere. Sono comunque molto legato alla città di Firenze e al club specie dopo quello che è successo con Astori che ci ha unito molto come squadra”.
L’impatto con la squadra? “Conosco Castro e gli altri sudamericani e con Nandez ci siamo già incrociati in nazionale e abbiamo anche un po’ litigato perché lui è uno di carattere”. Un pensiero su papà Cholo: “Lui mi ha consigliato di venire qui, era molto contento e sicuramente verrà qui in Sardegna a vedermi”. Perché ho scelto Cagliari? “È stata una scelta di cuore per la voglia dimostrata dai tifosi e dal club di vedermi qui con questa maglia. Voglio che Cagliari diventi la mia casa”. Sul caso Lukaku: “sinceramente in campo non ho sentito i buu razzisti. Poi ho notato su Instagram alcuni video. Mi spiace comunque perché non deve succedere, chi lo ha fatto è ignorante”.
In attacco intanto il Cagliari ha sfoltito la rosa. Il nordcoreano Han ha lasciato la squadra già da qualche giorno per accasarsi alla Juventus in prestito con obbligo di riscatto. Nuova avventura in Austria allo Sturm Graz, sempre in prestito, per Despodov. Torna a casa, in prestito fino a fine stagione, il croato Bradaric finito all’Hajduk Spalato. Romagna invece finisce al Sassuolo, in prestito con diritto di riscatto.

Senza Cerri un pressing migliore. Se si escludono i rigori inesistenti o quasi, saremmo a due punti. Ieri c’è stato un miglioramento globale: è tornato Pellegrini e la sua presenza si è sentita, perché è uno che non teme di avere la palla sui piedi ed è scoppiettante su chi gli capita in corsia.

Deve solo rinunciare a partire in dribbling da fermo. Una cosa che un centrocampista e un terzino non debbono fare mai. Deve solo aggredire gli spazi e sfruttare i varchi, ma purtroppo nel Cagliari la manovra dietro è sempre macchinosa e stentata. Cerri ha una grande certezza, è sfigato, mai una volta che faccia una prima giocata che lo esalti, sbaglia sistematicamente anche il primo passaggio, se si esclude quello al fischio d’inizio. Non segna e a niente vale che faccia segnare, gli avversari però. Pur essendo alto, un megalite, di testa non si fa valere e anche ieri lo ha confermato. Ha tutte doti possibili, l’unico pregio è il contributo che ha dato alla Juve per l’acquisto di Ronaldo, ma in questo non ha colpe. Si insiste a far giocare Radja regista, ha giocato con grande intensità ieri, ma ci è mancata la sue verve in fase d’attacco. Su Ionita lo dico da anni, se proprio si vuole utilizziamolo come incontrista. Nandez l’abbiamo pagato 18 milioni, forse li vale o li varrà, ma avrei preferito un fantasista, del quale abbiamo bisogno, visto che Castro viene lasciato fuori e non convince. Simeone ha perlomeno anticipato il proprio terzino, palleggiato, corso, pressato, come volontà c’è. Maran con realismo, ha protetto la difesa, ma se poi, come sempre, l’azione si impantana da quelle parti, come pretendiamo che i nostri si destreggino poi contro le squadre schierate. Ho contato quattro iniziative sbagliate di Pisacane che ha procurato le ripartenze avversarie. Conte ha dato disposizioni precise: lasciate che la palla arrivi a lui. Nella fase difensiva è encomiabile, ma se gli si pretendono altri compiti, meglio non affidarglieli. Rog ha iniziato bene, per finire poi nell’anonimato. Un cronista ha detto che Raphael non dava garanzie dopo la prova di domenica, forse si riferiva al rigore non parato. Facciamocene una ragione, inseriamo Cigarini, facciamo finta che l’abbiamo pagato 10 milioni.