Cagliari, ancora una sconfitta: l’Inter vince 2-1. Rossoblù ancora piegati in campionato dopo l’esordio sfortunato con il Brescia. l’Inter passa alla Sardegna Arena con Lukaku e Martinez, gol dei rossoblù del pareggio che illude di Joao Pedro.

Seconda sconfitta consecutiva in questa Serie A per i sardi di mister Maran. I nerazzurri passano in vantaggio con Martinez prima di farsi raggiungere dal solito Joao Pedro ma alla fine decide un rigore di Lukaku. Rossoblù a zero in classifica dopo le prime due uscite interne.

Un Cagliari poco spettacolare perde la secondo partita consecutiva in Serie A. In una Sardegna Arena sold out l’Inter di Conte passa 2-1 con gol di Lukaku e Martinez. Di Joao Pedro la firma sarda. Inizio difficile per la squadra di Maran ancora a zero punti in Serie A nonostante il mercato stellare e le due prime partite giocate in casa.

La partita
Maran per rispondere al 3-5-2 di Conte decide di mettersi a specchio con lo stesso modulo dei nerazzurri, con la coppia Cerri-Joao Pedro in attacco. Subito titolare il nuovo portiere Olsen. La prima occasione è del Cagliari al terzo minuto: Nainggolan, voglioso di rivincita personale sull’Inter, però spara alto dal limite. Partita di lotta per i primi 20 minuti con i rossoblù sulla difensiva e pronti a pungere in contropiede, su uno di questi un tiro di Nandez viene respinto in corner. Al 26′ su azione dalla sinistra l’Inter trova il vantaggio: di testa Lautaro Martinez anticipa Cerri, che tocca anchr la palla, e insacca alle spalle di Olsen. Al 39′ ancora Cerri, questa volta nell’area avversaria spara fuori solo davanti ad Handanovic. Un primo tempo di lotta per il Cagliari con il gol subito forse anche un po’ troppo severo.

Nella ripresa Maran cambia le carte e butta nella mischia Il nuovo arrivato Simeone. È la svolta perché il Cagliari parte subito forte e al 5′ Joao Pedro pareggia di testa grazie a un cross teso dalla destra di Nandez. È un Cagliari diverso, più propositivo e voglioso di risultato. Nel momento migliore dei rossoblù break dei nerazzurri che prendono la traversa con una bella punizione a giro dal limite battuta da Sensi. La traversa fa vibrare le corde del coraggio dei sardi che si abbassano e rischiano. Al 22′ però combinazione Nandez-Ionita con il moldavo che crossa in mezzo, mano di Brozovic attaccata al corpo ma nonostante le proteste rossoblù è solo angolo. Al 24′ Sardegna Arena che si alza in piedi per salutare il ritorno a casa di Barella, già applaudito dal riscaldamento, anche se i fischi dalla Nord durante la partita arrivano. Al 25′ della ripresa il rigore arriva ma è per l’Inter, Pisacane mette giù Sensi. Dal dischetto Lukaku fa 2-1. Maran allora gioca la carta Castro e torna al fedele 4-3-1-2. Ma la musica non cambia e il Cagliari fa fatica a creare gioco. In pieno recupero Ceppitelli ha sui piedi, o meglio sulla testa, la palla del pari, servito da sinistra, ma spara alto. Ma alla fine alla Sardegna Arena passa l’Inter.

Tabellino
CAGLIARI: (3-5-2): Olsen; Pisacane (dal 30′ del s.t. Castro), Ceppitelli, Klavan; Nandez, Rog, Nainggolan (dal 40′ s.t. Cigarini), Ionita, Pellegrini; Joao Pedro, Cerri (dal 1′ s.t. Simeone). A disposizione: Aresti, Rafael, Lykogiannis, Mattiello, Pinna, Romagna, Birsa, Castro, Cigarini, Oliva, Ragatzu, Simeone. Allenatore: Rolando Maran.
INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Ranocchia, Skriniar; Candreva (dal 34′ s.t. Godin), Vecino (dal 23′ del s.t.Barella), Brozovic, Sensi, Asamoah; Martinez (dal 33′ s.t. Politano), Lukaku. A disposizione: Padelli, Berni, Bastoni, Dimarco, Godin, Lazaro, Barella, Borja Valero, Gagliardini, Politano, Esposito, Sanchez. Allenatore: Antonio Conte.
ARBITRO: Maresca di Napoli.
Marcatori: L. Martinez (I) al 27′ del p.t.; Joao Pedro (C) al 5′ del s.t., Lukaku al 27′ del s.t.
Ammoniti: Brozovic, Asamoah (I); Nainggolan, Ceppitelli, Pisacane, Ionita, Nandez (C)
NOTE: recupero 3′ p.t, 5′ s.t; Spettatori 16.412

Rolando Maran, dopo l’allenamento mattutino ad Asseminello ha presentato alla stampa il match tra Cagliari e Inter previsto domani, domenica 1 settembre, alle 20.45 alla Sardegna Arena.

Il tecnico rossoblu parla dopo una settimana decisamente faticosa e ricca di avvenimenti: nuovi arrivi, cessioni e il grave infortunio di Pavoletti: “Sappiamo cosa Pavoletti rappresenta per questa squadra, ora dobbiamo per forza cambiare e rivedere qualcosa. Si sono aggiunti due ragazzi nuovi, che possono dare una grande mano. Hanno accettato questa sfida, ma siamo consapevoli di dover lavorare davvero tanto e sfruttare la rabbia dovuta a questi infortuni”.

La testa. “Il Morale è importante per fare una grande gara, dobbiamo mettere in campo aggressività, anima e cuore indipendentemente dal risultato. Dopo una falsa partenza dobbiamo far girare la ruota ed eliminare la delusione con il Brescia. Nel finale ci siamo fatti prendere dall’ansia forzando situazioni che non andavano forzate. La squadra è partita alla grande, si è persa dopo il goal preso e poi annullato, dobbiamo far tesoro degli errori per non ripeterli. Dobbiamo diventare una squadra e un’entità che rispecchi l’orgoglio che abbiamo e deve venire fuori. I nuovi devono capire il valore di questa maglia e devono farlo quotidianamente. Io devo essere il primo bravo a farglielo capire”.

L’avversario.”L’Inter squadra che è cambiata tantissimo, ha aumentato il suo valore, sarà una delle protagoniste di tutto il campionato. Troviamo una squadra che è stata totalmente rinnovata ma ha già una grande identità. Conte ha grandissimi qualità venire fuori con grande professionalità e risultato. Barella è figlio di questa maglia e sono contento possa avere un’ottima accoglienza”.

La Formazione. “Il 4-3- 2-1 non è un dogma intoccabile. Facciamo accorgimenti tutte le settimane, aldilà dell’assenza di Pavoletti.  Mi tengo fino a domani mattina la possibilità di decidere la formazione. Simeone e Olsen ieri hanno voluto partecipare a tutti i costi all’allenamento, farò delle riflessioni in queste ultime 24 ore, voglio parlare con i ragazzi e valutare bene. In tutte le valutazioni c’è anche Castro e capire anche con lui quanto può essere impiegato per tutto il match. Pellegrini è pronto a giocare dal primo minuto. Il primo dei rigoristi resta Joao Pedro. Rog, ha avuto più tempo per inserirsi ed è già entrato nei nostri meccanismi.

“Dobbiamo essere pignoli, scrupolosi e attenti”, conclude Maran.

FRANCESCA MELIS BOI