Lo sapevate? Il Palazzo delle Seziate in Castello deve il suo nome alle “sedute” in cui i vicerè spagnoli ascoltavano le suppliche dei condannati a morte
Dai primi del Novecento fino alla metà degli anni '80 ospitò la Collezione della Pinacoteca Nazionale di Cagliari. Attualmente è sede degli uffici della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano.
Lo sapevate? Il Palazzo delle Seziate, costruito durante il periodo della dominazione spagnola in Castello, deve il suo nome alle “sedute” durante le quali i vicerè spagnoli ascoltavano le rimostranze e le suppliche dei condannati a morte nelle adiacenti carceri sistemate nella vicina torre di San Pancrazio. Disposto su due piani che poggiano su un alto basamento, al centro del quale si apre la porta denominata di San Pancrazio o della Zecca, costituisce il passaggio tra le due piazze Indipendenza e Arsenale.
Il nucleo originale, ad un solo piano, risale alla fine del XVI-inizi XVII secolo mentre interventi finalizzati alla sopraelevazione furono compiuti nel 1825, come ricorda un’iscrizione posta sulla porta. Alla fine dell’Ottocento, con lo spostamento del carcere nel nuovo complesso di Buon Cammino, le costruzioni vicine alla Torre di San Pancrazio furono abbandonate o destinate ad altri usi.
Dai primi del Novecento fino alla metà degli anni ’80 ospitò la Collezione della Pinacoteca Nazionale di Cagliari. Attualmente è sede degli uffici della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano.
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Lo sapevate? Sant’Antioco è il patrono della Sardegna e nella “sua” isola, si festeggia questi giorni
Antioco fu inviato in esilio nella splendida isola che oggi porta il suo nome. I festeggiamenti in suo onore si tengono proprio questo fine settimana.
Antioco, il Santo venuto dal mare, nasce nel 95 d.C. circa e viene educato al cristianesimo dalla madre Rosa. Intraprende gli studi di medicina e, attraverso la cura dei corpi e delle anime, conquista una grande fama in Africa. La sua reputazione di medico cristiano ben presto lo porta a scontrarsi con il potere delle istituzioni romane. Antioco viene sottoposto a innumerevoli torture e punizioni e inviato in esilio proprio nell’isola di Sulci per ordine dell’imperatore Adriano. Qui fonda la prima comunità cristiana in Sardegna.
S.Antioco è anche Patrono della Sardegna e i festeggiamenti in suo onore, avvengono 15 giorni dopo Pasqua e il 1 Agosto. La Festa è un appuntamento della tradizione, che prosegue dal 1360. In questa occasione il paese si anima grazie ai tantissimi visitatori e ad un ricco programma di eventi in cui cultura, storia, tradizione e spettacolo si fondono per dar vita ad una delle più antiche ed autentiche feste popolari della Sardegna. Ecco il programma della 665esima edizione.
Da venerdi 12 Aprile per tutto il fine settimana tradizione, folklore e spettacoli daranno vita lungo le vie del centro storico di Sant’Antioco ai festeggiamenti in onore del Santo. Una fiera enogastronomica e artigianale ospiterà le migliori eccellenze regionali e locali.
Sabato 13 si svolgerà la processione di sole donne, nel tradizionale vestito locale, con l’offerta de “Is Coccois de su Santu”, un voto al santo che si trasmette da generazione in generazione.
Domenica 14 lungo le strade cittadine la sfilata delle Traccas provenienti dalle diverse diocesi della Sardegna che rappresenta idealmente il pellegrinaggio che i fedeli un tempo compivano da ogni angolo dell’isola per giungere a Sant’Antioco con il tradizionale mezzo di trasporto, al fine di venerare il Patrono massimo in occasione de Sa Festa Manna.
Lunedi 15 si svolgerà la solenne processione e messa in onore del Santo, come tradizione mai interrotta da ormai 665 anni.
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