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Inchiesta sulla morte di Davide Astori, c’è un nuovo indagato: avrebbe occultato documenti

astori albergo

Ci sarebbe un altro medico indagato nell’inchiesta bis sulla morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina, morto a Udine durante un ritiro il 4 marzo di un anno fa. Accanto a Giorgio Galanti, già indagato per imperizia e negligenza nella prima inchiesta insieme al medico cagliaritano Francesco Stagno, compare il nome di Pietro  Amedeo Modesti.

Modesti è succeduto a Giorgio Galanti alla guida della Medicina sportiva dell’ospedale Careggi nel novembre scorso. Lo stesso Galanti, come riporta il quotidiano La Nazione, è indagato in questa seconda inchiesta per falso materiale in atto pubblico e insieme a lui una sua stretta collaboratrice, Loira Toncelli, che lo avrebbe assecondato come «concorrente morale».

Questa volta la procura indaga sul referto di un esame, lo «strain» che serve per accertare la contrattilità e la distensività del muscolo cardiaco che fra le carte non c’era e che, secondo l’ipotesi dell’accusa, sarebbe stato «fabbricato» per attestare un esame che non sarebbe stato effettuato o che, al tempo, non venne refertato. In procura il certificato sarebbe stato presentato come redatto il 10 luglio 2017, ma secondo gli inquirenti sarebbe stato redatto «in una data anteriore o prossima al 10 aprile 2019».

In pratica, secondo chi sta conducendo le indagini, l’ipotesi è che Astori sarebbe stato sottoposto all’esame nel luglio 2017 ma lo stesso referto sarebbe stato redatto e stampato solo successivamente al Careggi. Sebbene estraneo ai fatti del luglio 2017, Modesti è coinvolto nella vicenda perché accortosi del documento avrebbe cercato di distruggerlo  ma qualcuno lo avrebbe fatto arrivare comunque in procura. Sono ancora tanti i dettagli sulla vicenda da chiarire e lunedì i tre indagati saranno sentiti in procura.

 

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