Ben 40 mila persone hanno partecipato a Cagliari al Sardegna Pride per i diritti civili di tutte e tutti. «Scendere in piazza è ancora importante e lo sarà finché il clima politico continuerà a essere questo. Se ci fermiamo ci porteranno via tutto. La lotta continua». Breve ma chiaro il discorso di Michela Murgia, madrina dell’ottava edizione del Sardegna Pride. La scrittrice sarda ha parlato prima della partenza del corteo. « Non credete a chi dice che ormai abbiamo ottenuto tutto: sono stati fatti progressi ma non esistono diritti acquisiti, esistono quelli che siamo in grado di difendere».

Prima di lei hanno preso la parola, tra gli altri, i portavoce di Arc, Famiglie Arcobaleno e l’avvocata siciliana Cathy La Torre , che ha annunciato in tempo reale la notizia dell’attracco al porto di Lampedusa della nave Ong Alex. Annuncio seguito da un lungo applauso.

È stato letto il documento politico di questa edizione. Un documento in cui si ricordano le date storiche della comunità nel mondo e si condanna il razzismo di questi tempi, ai danni non solo degli omosessuali ma anche nei confronti dei migranti e delle donne.

Il corteo è poi partito per le vie del centro cittadino accompagnato da musica, balli e tamburi, destinazione piazza Yenne. Presenti anche Francesca Ghirra, l’ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda e l’ex sindaco di Assemini Mario Puddu.

Il corteo sta per partire. È appena arrivata Michela Murgia, madrina della manifestazione di quest’anno.

Si attende il suo discorso e poi l’evento dal clima festoso e super colorato può cominciare.

La città si batte per i diritti di Lgbt e lo fa nella maniera più pacifica e divertente che ci sia.