La raccolta differenziata nelle montagne della Sardegna diventa un’assoluta eccellenza a livello nazionale. Sì perché i comuni che riciclano di più, secondo il Dossier Comuni Ricicloni 2019, sono quelli della Comunità Montana Barbagia-Mandrolisai.

Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Teti e Tonara si piazzano davanti a tutti nella speciale classifica stilata da Legambiente e dedicata ai comuni al di sotto dei 100mila abitanti che meglio si comportano nel differenziare i rifiuti. 

I 14.351 abitanti di questi 11 comuni precedono in classifica due consorzi del Trentino, Amnu Spa e Asia. Nella classifica dei comuni al di sopra dei 100mila abitanti, la Sardegna non brilla in egual modo. Il primo posto se lo aggiudica il Consiglio di Bacino Sinistra Piave, provincia di Treviso.  

Il sughero è un materiale di grande qualità sempre più richiesto sul mercato: è leggero, elastico, ma soprattutto è perfettamente isolante dal punto di vista termico e acustico.

Le querce da sughero si trovano soprattutto nel Mediterraneo occidentale, tra Italia, Francia, Spagna e Nord Africa. In Italia le principali regioni estrattive sono Sicilia, Toscana e Sardegna.

L’Isola è decisamente il territorio prediletto di questo materiale: l’80% del sughero estratto in Italia proviene proprio dalla Sardegna. Stiamo parlando di 12.000 tonnellate di sughero ogni anno su un totale di 15.ooo. In totale se ne estraggono 300.000 tonnellate.

La zona di maggiore diffusione degli alberi da sughero è la Gallura, soprattutto tra Luras, Tempio Pausania e Calangianus. Quest’ultimo paese è considerato la “capitale” sarda del sughero.

Nel mondo è conosciuto soprattutto per l’utilizzo che ne fa l’industria del vino (i tappi), ma negli ultimi anni ha conosciuto uno sviluppo importante anche come materia prima sfruttata per isolare gli ambienti.