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Dolianova, fermato fisioterapista abusivo: molestava le pazienti con la scusa di “terapie innovative”

Fisioterapista abusivo dolianova

Nella scorsa serata i militari dell’Aliquota Operativa del Comando Compagnia di Dolianova aiutati dai colleghi del NAS di Cagliari, hanno eseguito un fermo disposto dal Pm Maria Virginia Boi, nell’ambito dell’indagine denominata “ManiGOLD” su presunte violenze sessuali avvenute all’interno del centro fisioterapico R.B.B. di Dolianova.

Le indagini, supportate da intercettazioni audio e video, hanno permesso agli investigatori di confermare quelle che in un primo momento sembravano essere solo voci: all’interno del centro, Gerald Ramananda Sengalrayan, 63enne di nazionalità olandese, praticava massaggi e terapie che andavano ben oltre il limite della professionalità e che spesso sconfinavano in vere e proprie violenze sessuali.

Il fisioterapista aveva un modus operandi ben preciso: dopo aver eseguito una visita medica, senza averne facoltà né titolo, eseguiva massaggi in assenza di diagnosi e, una volta conquistata la fiducia della paziente, ne approfittava per compiere atti sessuali giustificandole quali terapie innovative.

Attualmente le violenze appurate sono tre ma diversi sono i casi ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria e non si esclude che altre donne possano unirsi alle denunce già effettuate presso i carabinieri di Dolianova.

Il Pm titolare dell’indagine, considerati i gravi indizi di colpevolezza in merito all’«esercizio abusivo della professione al fine di commettere reati di violenza sessuale», per evitare che le violenze potessero ripetersi su altre pazienti ed evitare che il fisioterapista potesse lasciare l’Italia, a conoscenza delle accuse, ha disposto per Sengalrayan la reclusione nel carcere di Uta.

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