Site icon cagliari.vistanet.it

Accadde oggi. 28 maggio 1819: Giacomo Leopardi finisce la stesura de “L’Infinito”

Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi

«Sempre caro mi fu quest’ermo colle / E questa siepe, che da tanta parte / Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude». Versi che chiunque conosce a memoria per averli imparati nella scuola dell’obbligo. È l’incipit de “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, forse la poesia più famosa della letteraura italiana di sempre.

Il poeta di Recanati terminò di scriverla proprio il 28 maggio di 200 anni fa, nel 1819. Una poesia visionaria, capolavoro indiscusso del ‘giovane favoloso’ che ancora oggi è amata da grandi e piccini.

I suoi versi racchiudono tutta la poetica dell’intellettuale recanatese, il potere dell’immaginazione, la dimensione mortale dell’uomo, il tempo, lo spazio e il pessimismo cosmico. Oggi gli studenti di tutta Italia celebrano questo straordinario capolavoro della letteratura italiana, una poesia talmente bella che non dimostra minimamente i segni del tempo.

Exit mobile version