Latte, da Tramatza la controproposta dei pastori: si parte da 80 centesimi
Intanto il prezzo del Pecorino Romano Dop, dopo queste settimane di protesta, è passato da 5 a 6,5 euro al chilo. Un oscillamento di prezzo che ha convinto gli allevatori a portare la richiesta da 75 a 80 centesimi iniziali.
Ottanta centesimi: questa la cifra proposta dai pastori come prezzo iniziale del latte ovino sardo. Una tariffa che a fine stagione, attraverso i conguagli, dovrà toccare un euro al litro.
La controproposta degli allevatori è stata formulata durante una riunione di categoria che si è tenuta oggi a Tramatza e sarà presentata giovedì al tavolo del latte convocato a Roma dal ministro dell’Agricoltura.
Nel documento programmatico sono stati ribaditi alcuni principi: istituzione di un meccanismo che governi i prezzi, riconoscimento di quote latte che non siano mai inferiori ai costi di produzione, azzeramento delle amministrazioni dei consorzi di tutela e nomina di un prefetto che monitori e sorvegli la situazione.
Sempre dall’assemblea è stata rimessa alla sensibilità di ogni pastore la decisione di proseguire o meno la protesta fino alla giornata di giovedì.
Intanto il prezzo del Pecorino Romano Dop, dopo queste settimane di protesta, è passato da 5 a 6,5 euro al chilo. Un oscillamento di prezzo che ha convinto gli allevatori a portare la richiesta da 75 a 80 centesimi iniziali.
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