La Dinamo Sassari viene eliminata dalla Coppa Italia: Brindisi passa 87-86, con un finale nuovamente al cardiopalma. Finita infatti sotto di quindici lunghezze, la formazione di Pozzecco ha recuperato di riffa e di raffa il punteggio, arrivando a giocarsi gli ultimi secondi col pallone tra le mani per la vittoria. Pesano sicuramente un arbitraggio a senso unico a favore dei pugliesi e una serie di tiri liberi falliti che sarebbero potuti essere decisivi ai fini dell’incontro.

CRONACA.

La Dinamo Sassari si ripresenta con la maglia speciale color arancio creata per la Coppa Italia. Pozzecco inserisce Smith, Cooley, Polonara, Pierre e Carter in quintetto ottenendo buone risposte soprattutto dall’arco visto che i giocatori brindisini invitano alla festa con Moraschini e Brown. Bene Polonara col 12-10, Smith e Chappell si divertono dall’arco a suon di botta e risposta e fissano sul 18-18. Cooley regge bene sotto le plance ma Brown decide di ergersi a protagonista sul finale di primo quarto con quattro punti di fila. I pugliesi scappano nel secondo periodo con le bombe di Rush, Moraschini scrive 38-33 dalla lunetta. Rimonta Sassari con cinque punti di McGhee, Pierre mette il – 1 ma è in quel momento che Brindisi riesce a scrollarsi di dosso: la schiacciata di Brown e le triple di Chappell mettono il 51-41. Tocca a Pierre rendere giocabile il secondo tempo, mandando le squadre negli spogliatoi sul 46-54.

Non cambia tantissimo il secondo tempo, Banks e Gaffney mettono il + 16 per i brindisini con una Dinamo che sbaglia qualsiasi cosa in fase offensiva e non difende come dovrebbe. Cooley e Pierre riducono un poco lo svantaggio, Banks ristabilisce il massimo vantaggio sul 71-55 e serve il rimbalzo di Thomas per mettere a posto le triple errate delle guardie. Spadella troppo la Dinamo dall’arco, però ci sono i liberi di Carter a dare il – 11. Pazzesca la tripla di Moraschini da sette metri, Thomas apre l’ultimo periodo battendo gli avversari dentro l’area. Walker dalla lunetta per il 76-62, bravo Carter a prendersi diversi tiri dalla lunetta che riducono a poco a poco la distanza. La bomba di Smith mette il – 7, Moraschini dalla lunetta riporta in doppia cifra i suoi. Triplona di Carter per il 74-80, poi gli arbitri fanno i protagonisti e chiamano due falli tecnici contro Sassari. Daffney e Moraschini non sbagliano dalla lunetta, Smith mette una gran tripla centrale del – 5. Troppi errori dalla lunetta per Sassari dai liberi, eppure proprio dalla lunetta Carter mette il – 3 che tiene in ballo la gara fino all’ultimo. Alla fine Brindisi vince 87-86.

Tabellino

Banco di Sardegna Sassari: Spissu, Smith 16, McGee 8, Carter 18, Devecchi ne, Magro ne, Pierre 16, Gentile, Thomas 7, Polonara 8, Diop ne, Cooley 13.

Happy Casa Brindisi: Banks 15, Brown 20, Rush 5, Gaffney 9, Zanelli, Calamo ne, Moraschini 18, Walker 2, Cazzolato ne, Wojciechowski, Chappell 18, Taddeo ne.

La Dinamo Banco di Sardegna Sassari si guadagna la semifinale di coppa Italia eliminando a sorpresa la Reyer Venezia per 89-88. Dopo un primo tempo disastroso, in cui i veneti hanno fatto il bello e il cattivo tempo dall’arco, gli uomini di Pozzecco si sono ristabiliti supportati dalla vitalità di Dyshawn Pierre e Rashwan Thomas.

Dal – 20 al + 1 sembra un sogno, ma nei secondi conclusivi serviva sangue freddo: ce lo ha messo Jack Cooley con un gancio fatato che ha fatto esplodere di gioia tutti i sardi presenti al “Nelson Mandela Forum” di Firenze.

CRONACA.

La Dinamo Sassari si presenta con Smith, Carter, Polonara, Pierre e Cooley. Il ritmo è deciso da Venezia che trova subito buoni spunti dalla distanza davanti ad una difesa sassarese ancora un po’ fiacca. Se Smith consente il primo pareggio sul 12-12, poi la gara va decisamente a senso unico grazie a Austin Daye che infila tre triple di fila. Il Banco soffre la mancanza di Cooley sotto i tabelloni, non è una grande idea nemmeno puntare sulla zona visto che gli avversari sono dei grandissimi tiratori. Washington con due liberi scrive il 34-23 ad inizio secondo periodo, il rientro di Cooley consente di frenare la fuga avversaria. La difficoltà nell’imbastire un attacco per i sassaresi è abbastanza palese, mancano ritmo e idee, e spesso sono le abilità personali a tenere a galla il punteggio. Bramos è una furia dalla distanza, sua la tripla del 52-37, lo segue Tonut con un arresto e tiro eccellente. L’unico canestro lo mette McGhee ma Venezia è avanti all’intervallo per 57-41.

Il rientro in campo non cambia il copione dei primi due quarti dove Venezia segna soprattutto dall’arco con un tremendo Tonut che rende del tutto vane le azioni del Banco con Cooley e Smith. Gli uomini di De Raffaele corrono, si divertono, sono pressanti in difesa e sanno sempre come risolvere un problema in attacco. Thomas e Pierre cercano di metterci una pezza, una maggiore difesa permette di avere la meglio sul calo di concentrazione della Reyer che ora è avanti 74-62 dopo essere stata avanti anche di diciotto lunghezze. Improvvisamente i biancoblù ci sono, se la giocano ad armi pari e si ritrovano sul – 2 coi liberi di Thomas. L’ala americana mette la tripla del 79-78, la palla scotta e i sorpassi si susseguono con precisione. Perde un po’ di smalto la Dinamo e così Venezia prende un piccolo break, Smith dalla lunetta permette il pathos degli ultimi secondi. L’ultimo tiro è a favore di Cooley che non sbaglia: 89-88 per la Dinamo.

TABELLINO.

Reyer Venezia 88 – Dinamo Banco di Sardegna 89

Reyer Venezia. Haynes 11, Stone 5, Bramos 14, Tonut 20, Daye 9, De Nicolao 3, Washington 4, Mazzola 6, Jerkovic, Biligha , Giuri , Cerella, Watt 16. All. Walter De Raffaele

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 3, Smith 15, McGee 2, Carter 4, Devecchi , Magro , Pierre, Gentile 2, Thomas 14, Polonara , Diop, Cooley 13. All. Gianmarco Pozzecco