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Mafia: in manette 46 persone tra cui Settimino Mineo, “erede” di Totò Riina

Settimino Mineo - Foto Ilfattoquotidiano.it

Settimino Mineo - Foto Ilfattoquotidiano.it

La cupola si era riunita di nuovo dopo la morte del “capo dei capi”, Totò Riina, avvenuta nel novembre scorso. Emerge da un’indagine della Dda di Palermo che ha disposto il fermo di 46 persone, tra le quali spicca la figura di Settimino Mineo, gioielliere di 80 anni considerato a tutti gli effetti “erede” dello stesso Riina e quindi nuovo capo di Cosa Nostra.

I 46 fermati dai carabinieri di Palermo sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni, porto abusivo di armi, danneggiamento a mezzo incendio, concorso esterno in associazione mafiosa.

Settimino Mineo, gioielliere di professione ma con già diverse condanne all’attivo per mafia, 5 anni nell’ambito del maxi processo istruito da Giovanni Falcone, e 11 anni, finiti di scontare circa un anno fa, era stato designato dalla cupola come nuovo capo della mafia palermitana durante una riunione dei capi di mandamento avvenuta il 29 maggio scorso. Incontri come questo non avvenivano da tantissimi anni, segno che la cupola aveva tutto il desiderio di riorganizzarsi e ristrutturarsi. 

L’inchiesta  è stata coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Salvatore De Luca e dai pm Francesca Mazzocco, Amelia Luise, Dario Scaletta, Gaspare Spedale e Bruno Brucoli.

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